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Sciopero della fame di un prigioniero civile saharawi denuncia le violazioni marocchine


Sahara occidentale, 4 aprile 2024 - Le gravi violazioni dei diritti umani da parte dell'occupazione marocchina contro i prigionieri civili saharawi continuano ad intensificarsi. Le misure repressive spingono i detenuti a intraprendere scioperi della fame a rischio della propria vita, come nel caso di Abd Moula Mohamed Hafed.

Dal primo aprile, Hafed è in sciopero della fame per protestare contro i maltrattamenti subiti, secondo quanto riportato da una fonte saharawi per i diritti umani che cita la sorella del prigioniero.

La fonte specifica che Hafed ha iniziato lo sciopero "a causa della confisca del diritto di telefonare e della mancanza delle cure mediche necessarie. La Delegazione Generale per la Gestione delle Carceri marocchine ignora completamente i diritti fondamentali garantiti dalle convenzioni e dagli accordi internazionali per i prigionieri di coscienza e i prigionieri politici sahrawi."

Da sette anni, Hafed fa parte di un gruppo di studenti attivisti incarcerati. È stato trasferito tra diverse carceri marocchine, dove ha sofferto condizioni di detenzione inumane e degradanti, accompagnate da torture psicologiche e maltrattamenti duri e umilianti. Tutto questo a causa del suo impegno per i diritti umani e l'attivismo politico a favore del diritto del popolo saharawi all'autodeterminazione e all'indipendenza.

La situazione di Hafed evidenzia la grave crisi dei diritti umani nei territori saharawi occupati. La comunità internazionale è chiamata ad intervenire per porre fine alle violazioni marocchine e per garantire il rispetto dei diritti del popolo saharawi, compreso il diritto all'autodeterminazione.

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