Ginevra (Svizzera), 26 aprile 2024 - La città svizzera di Ginevra è stata al centro di una serie di eventi dedicati alla causa Sahrawi questa settimana, grazie all'impegno dei ciclisti svedesi Sanna e Benjamin. I due attivisti, impegnati in un giro del mondo in bicicletta per sensibilizzare sulla questione Sahrawi, hanno incontrato rappresentanti di organizzazioni e istituzioni delle Nazioni Unite, missioni diplomatiche, parlamentari e giornalisti.
Incontri con le Nazioni Unite e le istituzioni internazionali:
Sanna e Benjamin hanno avuto colloqui con l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati e il Comitato Internazionale della Croce Rossa. Queste discussioni hanno permesso di approfondire la situazione del popolo Sahrawi e le sfide che deve affrontare sotto l'occupazione militare marocchina.
Conferenza presso la sede del Partito Laburista Svizzero:
Il culmine della loro visita a Ginevra è stato un simposio organizzato presso la sede del Partito Laburista Svizzero. L'evento ha visto la partecipazione di Oubi Bachir, rappresentante del Fronte Polisario in Svizzera e presso le Nazioni Unite, il Presidente del Partito Laburista Svizzero, attivisti solidali e membri della comunità Sahrawi residente in Svizzera.
Durante la conferenza, i ciclisti svedesi hanno ripercorso il loro viaggio di oltre 25.000 chilometri attraverso tre continenti, sottolineando l'ampio sostegno che la loro iniziativa ha ricevuto in tutto il mondo. Un'esposizione di nastri e documenti ha testimoniato la solidarietà con la causa Sahrawi.
Prossime tappe: Berna, Zurigo, Francia, Portogallo e Spagna:
Gli attivisti svedesi proseguiranno il loro viaggio verso Berna e Zurigo, dove terranno incontri con parlamentari e organizzeranno ulteriori seminari per sensibilizzare sulla lotta del popolo Sahrawi. Il loro obiettivo finale è raggiungere i campi profughi Sahrawi in Algeria, concludendo così il loro epico viaggio.
Un faro sulla realtà del popolo Sahrawi:
L'iniziativa di Sanna e Benjamin rappresenta un importante contributo alla causa Sahrawi. Attraverso il loro viaggio e il loro impegno, stanno accendendo i riflettori sulla difficile realtà del popolo Sahrawi e sulla loro continua lotta per l'autodeterminazione.