Campi profughi saharawi, 8 aprile 2024 - Il Fronte Polisario condanna la retorica di rifiuto del Marocco e invita il Consiglio di Sicurezza dell'ONU ad assumersi le proprie responsabilità.
Dichiarazione del Fronte Polisario:
Il Fronte Polisario ha duramente criticato la recente dichiarazione rilasciata dopo l'incontro tra l'Inviato Personale del Segretario Generale delle Nazioni Unite per il Sahara Occidentale, Staffan de Mistura, e il Ministro degli Affari Esteri del Marocco. Il Fronte ha accusato il Marocco di mancare di volontà politica per una soluzione giusta e duratura del conflitto e di ostacolare gli sforzi di pace dell'ONU.
Mancanza di volontà politica del Marocco:
La dichiarazione del Fronte Polisario sottolinea che la posizione del Marocco non è cambiata e che il paese continua a rifiutare di impegnarsi seriamente nei negoziati. Il Fronte condanna la "retorica di rifiuto e di intransigenza" del Marocco e la sua "riluttanza ad impegnarsi seriamente nel processo di pace".
Escalation delle tensioni e violazione del cessate il fuoco:
Il Fronte Polisario ha inoltre accusato il Marocco di aver violato l'accordo di cessate il fuoco del 2020 e di aver alimentato le tensioni nella regione. Il Fronte ha invitato il Consiglio di Sicurezza dell'ONU ad assumersi le proprie responsabilità e a "far fronte all'aggressione e all'escalation perseguita dallo Stato occupante del Marocco".
Il Piano di risoluzione ONU-OUA come unica soluzione:
Il Fronte Polisario ha ribadito il suo sostegno al Piano di risoluzione ONU-OUA per il Sahara Occidentale, che prevede un referendum per l'autodeterminazione del popolo Saharawi. Il Fronte ha invitato il Consiglio di Sicurezza dell'ONU a "consentire alla Missione delle Nazioni Unite per il Referendum nel Sahara Occidentale (MINURSO) di attuare pienamente il suo mandato".
La lotta per l'indipendenza continuerà:
Il Fronte Polisario ha concluso la sua dichiarazione riaffermando la sua "ferma e incrollabile determinazione del popolo Saharawi a continuare la sua lotta nazionale con tutti i mezzi legittimi, compresa la lotta armata, fino a quando non raggiungerà la libertà e l'indipendenza non negoziabili e l'instaurazione della sovranità sull'intero territorio Saharawi".