Ait Melloul (Marocco), 11 marzo 2024 - I prigionieri civili saharawi del gruppo "Gdeim Izik", detenuti nel carcere Ait Melloul 2, alla periferia della città di Agadir, nel sud del Marocco, hanno annunciato uno sciopero della fame di 48 ore per giovedì e venerdì della prossima settimana. La protesta è in risposta alle "pratiche razziste e alle violazioni imposte dall'amministrazione penitenziaria", come il divieto di telefonate e la minaccia di privare i prigionieri di tutti i loro diritti fondamentali.
Condizioni di detenzione deteriorate e discriminazione razziale:
L'Associazione per la protezione dei prigionieri sahrawi ha citato le famiglie dei prigionieri civili saharawi Mohammed Ahnini, Roh Bani, Brahim Dadi Ismaili, Said Ahmed Faraji e Ayesh Lemjid, che hanno riferito che i loro familiari sono stati sottoposti a diverse vessazioni da parte del direttore della prigione. Le famiglie hanno denunciato il deterioramento delle condizioni di detenzione e la discriminazione razziale subita dai loro cari.
Richiesta di intervento urgente:
I prigionieri civili saharawi del carcere locale di Ait Melloul 2 chiedono al Comitato internazionale della Croce Rossa di intervenire urgentemente per:
- Fornire loro la protezione necessaria all'interno del carcere
- Trasferirli in carceri più vicine alle case delle loro famiglie e parenti
- Perseguire il direttore e tutti coloro che sono coinvolti nelle privazioni e nelle aggressioni che subiscono all'interno del carcere.
Un appello per la giustizia e il rispetto dei diritti umani:
Lo sciopero della fame dei prigionieri civili saharawi è un atto di disperazione e un appello urgente alla comunità internazionale per intervenire e porre fine alle violazioni dei diritti umani che stanno subendo. È fondamentale che le loro richieste vengano ascoltate e che vengano adottate misure concrete per garantire la loro sicurezza e il loro benessere.
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