Sahara occidentale, 27 febbraio 2025 - Una violenta repressione si è abbattuta su manifestanti pacifici saharawi nella città occupata di El Aaiún, alla vigilia del quarantanovesimo anniversario della proclamazione della Repubblica Araba Saharawi Democratica (RASD). Fonti di attivisti locali riferiscono che, martedì 25 febbraio, alle ore 18:00, decine di agenti delle forze di sicurezza marocchine, in abiti civili e noti per la loro brutalità, hanno interrotto con la forza una protesta pacifica in via Smara.
La manifestazione, organizzata da attivisti per i diritti umani, mirava a commemorare l'anniversario della RASD (27 febbraio 1976), chiedere la liberazione dei prigionieri politici saharawi e denunciare le recenti visite di funzionari francesi nel territorio conteso.
Assedio e Violenza Preventiva:
Secondo l'Associazione Saharawi delle vittime di gravi violazioni dei diritti umani commesse dallo Stato marocchino (ASVDH), le forze di sicurezza avevano anticipato la protesta con un massiccio dispiegamento, circondando l'area e isolando le abitazioni degli attivisti.
- Sorveglianza e Molestie: L'attivista Lahcen Dalil è stato posto sotto stretta sorveglianza per oltre 48 ore. Mariam Dambar ha subito un'aggressione brutale in mattinata, mentre l'ex prigioniera politica Dagja Lachgar è stata inseguita, aggredita e spogliata dei suoi vestiti poco prima della manifestazione.
- Repressione Durante la Protesta: Una volta iniziata la protesta, i manifestanti sono stati sottoposti a persecuzioni e molestie, con l'uso di tattiche intimidatorie tipiche delle forze repressive marocchine.
Richieste di Intervento Internazionale:
L'ASVDH ha denunciato il silenzio del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e della MINURSO (Missione delle Nazioni Unite per il referendum nel Sahara Occidentale) di fronte alle gravi violazioni dei diritti umani. L'organizzazione ha chiesto un intervento urgente per garantire il rispetto del diritto internazionale e il diritto all'autodeterminazione del popolo saharawi.
Inoltre, è stato lanciato un appello alla Croce Rossa Internazionale e alle organizzazioni internazionali per i diritti umani affinché indaghino sulle violenze subite dai difensori dei diritti umani e dai civili saharawi.