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Sahara Occidentale: l'Avvocato Generale della Corte di Giustizia Europea si pronuncia il 21 marzo 2024


Bruxelles, 21 marzo 2024 - Giovedì 21 marzo l'Avvocato Generale della Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE) presenterà le sue conclusioni sui ricorsi presentati dal Consiglio e dalla Commissione dell'UE contro una sentenza che annulla gli accordi con il Marocco che includono il Sahara Occidentale.

La posta in gioco è alta. La CGUE si pronuncerà su accordi che includono illegalmente il territorio del Sahara Occidentale, in violazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite e del diritto internazionale.

Già nel dicembre 2016, la CGUE aveva emesso una sentenza di cruciale importanza sull'accordo di partenariato economico tra le due parti, stabilendo che tale accordo non può essere applicato al territorio occupato del Sahara Occidentale. Il territorio sahrawi gode infatti di uno status separato e distinto rispetto al Regno del Marocco.

Ignorando la sentenza del proprio tribunale, l'UE e il Marocco hanno cercato di aggirare l'ostacolo, stipulando altri due accordi, uno agricolo e l'altro di pesca, che sfruttano cinicamente i territori sahrawi occupati illegalmente.

L'obiettivo? Saccheggiare le risorse naturali del popolo Saharawi.

Sotto l'influenza di Francia e Spagna, la Commissione europea ha concluso questi accordi senza il consenso del popolo sahrawi, il cui diritto all'autodeterminazione è stato ampiamente violato.

Il Fronte Polisario ha quindi presentato due ricorsi contro gli accordi, invocando il rispetto del diritto internazionale e del principio di autodeterminazione del popolo sahrawi. La decisione della CGUE sarà fondamentale per il futuro del Sahara Occidentale. La posta in gioco è la giustizia per il popolo sahrawi e il rispetto del diritto internazionale.

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