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Repressione marocchina in atto: studenti saharawi arrestati per attività pacifiche


Sahara occidentale, 14 marzo 2024 - Le autorità marocchine d'occupazione continuano a reprimere brutalmente la popolazione saharawi, con l'ennesimo arresto di uno studente, Hussein Burakba, avvenuto il 12 marzo 2024.

Burakba, 23 anni, è stato prelevato con la forza da cinque agenti in borghese mentre si trovava in una mensa vicino al campus universitario di Agadir. Secondo la Commissione per la Difesa dei Civili Saharawi del CODESA, l'arresto è legato alle sue attività politiche e sindacali a favore dell'autodeterminazione del Sahara Occidentale.

Non si tratta di un caso isolato. Lo studente Aiman ​​​​Yathribi è stato arrestato il 24 gennaio e detenuto illegalmente per oltre 24 ore prima di essere incarcerato ad Ait Melloul 2. Stessa sorte per Bader Hannani, arrestato il 27 febbraio e rinchiuso nella stessa prigione dopo un duro interrogatorio.

Le autorità marocchine tentano di soffocare la voce del dissenso, incarcerando studenti che pacificamente chiedono il rispetto dei diritti umani e l'indipendenza del loro popolo. La repressione si intensifica in occasione di anniversari nazionali come la proclamazione della RASD, o in segno di solidarietà con i prigionieri politici saharawi.

La comunità internazionale non può rimanere in silenzio di fronte a questa grave violazione dei diritti umani. È urgente un intervento per condannare le azioni del Marocco e per chiedere il rilascio immediato di tutti gli studenti saharawi illegittimamente incarcerati.

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