في اليوم العالمي لضحايا الاختفاء القسري : الاستعمار الاسباني و قوة الاحتلال المغربي مسؤولان عن جرائم الحرب و الإبادة في الصحراء الغربية

Ginevra (Svizzera), 21 marzo 2024 – La Repubblica del Sudafrica ha condannato i metodi utilizzati da alcuni membri del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite (HRC) per impedire l'accertamento della verità sulle condizioni nei territori occupati del Sahara Occidentale e le gravi violazioni dei diritti umani ivi perpetrate.

L'ambasciatore Mxolisi Nkosi, rappresentante permanente del Sudafrica presso le Nazioni Unite e le organizzazioni internazionali a Ginevra, ha espresso la sua profonda preoccupazione per tali tattiche, sottolineando come questi partiti insistano nel perpetuare una politica del fatto compiuto e neghino il diritto all'autodeterminazione del popolo Saharawi.

L'ambasciatore Nkosi ha ricordato che la questione del Sahara Occidentale è all'ordine del giorno del Comitato per la Decolonizzazione delle Nazioni Unite da decenni e che il Consiglio di Sicurezza dell'ONU ha adottato la Risoluzione n. 690 (1991) per indire un referendum sull'autodeterminazione del popolo Saharawi, un diritto fondamentale che gli viene negato.

Ha inoltre richiamato l'attenzione sull'opinione consultiva della Corte internazionale di giustizia del 1975 e sulla decisione della Corte africana dei diritti dei popoli umani, che affermano entrambi che il Marocco non ha sovranità sul Sahara Occidentale e che gli Stati devono astenersi dal riconoscere l'occupazione o qualsiasi azione che privi i Saharawi del loro diritto all'autodeterminazione.

Alla luce della tragica situazione in cui versano i territori Saharawi occupati, il Sudafrica ha esortato l'HRC ad aprire il territorio agli organismi internazionali, a porre fine a qualsiasi selettività o doppio standard e ad adoperarsi per porre fine alle sofferenze del popolo Saharawi.

L'ambasciatore Nkosi ha concluso il suo intervento chiedendo all'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani di specificare nel suo rapporto la data in cui intende inviare una missione per indagare sulle violazioni dei diritti umani nel Sahara Occidentale.