Londra, 22 gennaio 2024 - In una lettera datata 17 gennaio 2024, la Western Sahara Resource Watch (WSRW) ha annunciato il suo rifiuto di partecipare a una consultazione della Commissione europea sull'accordo commerciale UE-Marocco nel Sahara occidentale occupato.
La WSRW ha espresso la sua preoccupazione per il fatto che la consultazione continui a applicare una narrazione e un approccio che equiparano i benefici di pochi operatori economici (i coloni marocchini) al diritto di un intero popolo di dare il proprio consenso. L'organizzazione ha affermato che questo approccio è già stato invalidato dai tribunali dell'UE.
La WSRW ha anche affermato che non vuole contribuire a quello che sembra un tentativo di legittimare l'attuazione di un accordo illegale con il Marocco nel Sahara occidentale occupato. L'organizzazione ha affermato che questo accordo manca del consenso della popolazione del territorio e che, invece, serve solo a radicare ulteriormente l'insostenibile presenza militare marocchina.
Questa non è la prima volta che la WSRW viene invitata a partecipare a una consultazione sull'accordo commerciale UE-Marocco. Finora l'organizzazione ha sempre respinto gli inviti, chiarendo che non è contraria al dialogo e che, se la Commissione europea ritenesse di seguire un approccio in linea con il diritto del popolo del Sahara occidentale all'autodeterminazione, l'organizzazione sarebbe pronta a collaborare.
In risposta all'ultimo invito, la WSRW ha anche ribadito la richiesta di rimuovere il proprio nome dal documento ufficiale con cui il SEAE ha utilizzato nel 2018 per convincere il Parlamento europeo e gli Stati membri dell'UE a votare a favore della modifica dell'accordo commerciale con il Marocco.
La WSRW ha concluso la sua lettera affermando che l'UE deve affrontare le proprie responsabilità in merito al conflitto del Sahara occidentale. L'organizzazione ha affermato che l'UE deve rispettare il diritto del popolo del Sahara occidentale all'autodeterminazione e deve garantire che qualsiasi accordo commerciale con il Marocco sia basato sul consenso di tutte le parti interessate.
La decisione della WSRW di rifiutare la consultazione della Commissione europea è un segnale forte della sua determinazione a difendere i diritti del popolo del Sahara occidentale. L'organizzazione ha chiaramente ribadito che non accetterà alcun approccio che non sia in linea con il diritto del popolo del Sahara occidentale all'autodeterminazione.
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