Sahara occidentale, 6 dicembre 2023 - Il Collettivo dei difensori dei diritti umani nel Sahara Occidentale (CODESA), una ONG saharawi delle Zone occupate, ha tenuto il suo primo congresso straordinario in videoconferenza il 2 dicembre 2023. Il congresso è stato organizzato dopo che le autorità marocchine d'occupazione hanno impedito ai membri della ONG di riunirsi di persona.
Il congresso ha eletto la nuova dirigenza dell'organizzazione, che sarà guidata da Babuzaid Mohamed Said, in qualità di presidente, e Mahjoub Mleiha, in qualità di responsabile delle relazioni esterne. Il congresso si è svolto sotto il nome dello studente e martire saharawi scomparso "Lehsan Tamek", vittima delle prigioni segrete del Marocco. Il motto del congresso era "Insieme per l'applicazione dell'impegno umanitario internazionale".
Al congresso hanno partecipato anche osservatori, ospiti d'onore, giornalisti e attivisti per i diritti umani. I partecipanti hanno assistito alla presentazione, al dibattito e all'approvazione dei resoconti narrativi e finanziari dell'organizzazione, oltre ai documenti congressuali che comprendono il Regolamento Interno, la Politica di Orientamento dell'Organizzazione, la Dichiarazione Finale e le Risoluzioni.
In un comunicato stampa rilasciato al termine del congresso, il CODESA ha condannato "la confisca da parte delle autorità marocchine d'occupazione del loro diritto di riunirsi e di fondare la propria organizzazione". Il CODESA ha considerato questo impedimento come una continuazione della campagna di repressione e di attacchi sistematici contro i difensori dei diritti umani e i civili saharawi. L'organizzazione ha assicurato che questo non impedirà loro di continuare a difendere i diritti legittimi del popolo saharawi.
Il congresso straordinario del CODESA è stato un importante evento per la difesa dei diritti umani nel Sahara Occidentale. L'elezione di una nuova dirigenza e l'adozione di nuovi documenti congressuali forniscono all'organizzazione una base solida per continuare la sua importante missione. La condanna da parte del CODESA della repressione delle autorità marocchine d'occupazione è un messaggio forte che il popolo saharawi non si arrenderà nella sua lotta per l'autodeterminazione.
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