Ginevra, 28 novembre 2023 - Il Gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sulle detenzioni arbitrarie ha chiesto al Marocco di rilasciare immediatamente 20 attivisti sahrawi che sono detenuti illegalmente da più di un decennio.
I prigionieri, che includono giornalisti e difensori dei diritti umani, sono stati arrestati nel 2010 in seguito alle proteste di Gdeim Izik, un campo di protesta nel Sahara occidentale occupato dal Marocco.
Il Gruppo di lavoro delle Nazioni Unite ha concluso che i prigionieri sono stati sottoposti a gravi violazioni dei diritti umani, tra cui il rifiuto del diritto di accesso alla difesa legale, le confessioni ottenute sotto tortura e la mancanza di imparzialità e indipendenza del tribunale che li ha processati.
Il professore Mads Andenas, ex presidente-relatore del Gruppo di lavoro delle Nazioni Unite, ha accolto con favore la decisione: "È un'importante conferma delle osservazioni già fatte da numerosi osservatori del processo, Amnesty International e Human Rights Watch, vari titolari di mandati delle Nazioni Unite e dal Comitato delle Nazioni Unite contro la tortura. Conoscendo la tendenza maliziosa del Marocco a rifiutarsi di partecipare, a respingere gravi violazioni e a sottoporre le vittime e le loro famiglie a ritorsioni, esortiamo tutti gli Stati e le altre entità a fare pressione sul Marocco affinché attui questa decisione e rilasci i prigionieri."
Le famiglie dei prigionieri hanno esortato il Marocco a rispettare la decisione del Gruppo di lavoro delle Nazioni Unite e a rilasciarli immediatamente. Hanno anche annunciato che terranno una conferenza stampa virtuale l'8 dicembre per chiedere il rilascio dei loro cari.
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