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Comitato per i diritti umani del Sahara Occidentale chiede alla comunità internazionale di rivelare la sorte dei dispersi


Campi profughi saharawi, 1 settembre 2023 - In occasione della Giornata internazionale delle sparizioni forzate, il Comitato per i diritti umani del Sahara Occidentale ha invitato la comunità internazionale a rivelare la sorte di oltre 500 Sahrawi dispersi e a rilasciare immediatamente e incondizionatamente tutti i detenuti politici sahrawi nelle carceri marocchine.

Il Comitato ha ricordato che lo stato occupante marocchino ha praticato senza punizione i crimini di rapimento e sparizione forzata, con il destino sconosciuto di centinaia di Sahrawi rapiti fino ad oggi. Questa pratica è in flagrante violazione del diritto internazionale dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale.

Il Comitato ha inoltre ricordato la responsabilità dello Stato spagnolo per gli eventi della storica rivolta di Zemla contro la presenza coloniale spagnola, guidata dal defunto Mohamed Sid Brahim Bassiri, rapito dalle forze spagnole durante il loro brutale attacco contro i manifestanti sahrawi che parteciparono alla rivolta nella città occupata di Laayoune il 17 giugno 1970.

Il Comitato ha invitato con urgenza le organizzazioni internazionali che difendono i diritti umani e tutti i comitati, meccanismi e task force delle Nazioni Unite specializzati nel campo dei diritti umani a lavorare per costringere il Marocco a fornire informazioni sui dispersi e Saharawi scomparsi con la forza e di indagare sui crimini commessi dallo Stato marocchino contro i civili saharawi indifesi.

Il Comitato ha inoltre ritenuto lo Stato spagnolo responsabile del rapimento e della scomparsa del defunto Bassiri e ha preteso che ne venisse rivelata la sorte. Ha inoltre ricordato alla Spagna le sue responsabilità legali nei confronti della decolonizzazione del Sahara Occidentale.

Il Comitato ha chiesto alla giustizia internazionale di ritenere responsabili i responsabili nello stato marocchino di aver commesso gravi violazioni dei diritti umani contro civili saharawi indifesi e di assicurarli alla giustizia.

Infine, il Comitato ha invitato il Comitato internazionale della Croce Rossa ad assumersi le proprie responsabilità, nell'ambito dei suoi mandati legali, esercitando pressioni sullo Stato marocchino affinché rispetti i diritti umani, rilasci immediatamente e incondizionatamente tutti i detenuti politici sahrawi, riveli la sorte di oltre 500 dei Saharawi scomparsi e ad aprire il territorio occupato della Repubblica Saharawi ai media, agli osservatori internazionali, alle personalità e alle delegazioni parlamentari internazionali.

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