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POLISARIO smentisce ancora una volta le accuse del Rappresentante marocchino presso l'ONU

New York (Nazioni Unite), 10 giugno 2023 – Il Rappresentante del Fronte POLISARIO presso le Nazioni Unite, Sidi Mohamed Omar, ha nuovamente smentito le accuse formulate dal Rappresentante del Marocco alle Nazioni Unite sul "presunto reclutamento di minori saharawi, descrivendo il loro comportamento ripetuto come incomparabile abilità nella manipolazione, disinformazione e fabbricazione di vere e proprie bugie".

In una dichiarazione resa pubblica dalla Rappresentanza del Fronte POLISARIO presso le Nazioni Unite, Sidi Mohamed Omar ha affermato che “lo Stato occupante del Marocco avrebbe dovuto preoccuparsi della vergognosa e misera situazione dei bambini nel loro Paese, invece di pubblicare false accuse sui bambini saharawi che quotidianamente subiscono terribili atrocità nel Sahara occidentale occupato, e cercando invano di convincere gli altri che il loro Paese rispetta i diritti umani, che è una menzogna che non inganna nessuno”.

Il comunicato del Rappresentante Saharawi all'Onu evidenzia che, "nella sua risposta (E-001520/2021) presentata il 4 maggio 2021 a nome della Commissione Europea, l'Alto Rappresentante/Vice Presidente della Commissione Europea, Sig. Josep Borrell, ha affermato che “il Servizio europeo per l'azione esterna (SEAE) e la Commissione europea stanno monitorando da vicino la situazione dei diritti umani in Algeria, compresa l'area di Tindouf dove si trovano i campi profughi saharawi, e non sono a conoscenza del reclutamento di bambini soldato da parte  del Fronte POLISARIO o la loro partecipazione a parate militari”.

Questa testimonianza dell'Unione Europea smentisce con forza le accuse infondate del Rappresentante dello Stato occupante del Marocco, che non è riuscito a trovare alcuna fonte affidabile a sostegno delle sue assurde affermazioni.

Inoltre, secondo il Trafficking in Persons Report del luglio 2022, pubblicato dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, a pagina 399, “i bambini in Marocco sono sfruttati per il lavoro, il lavoro domestico, l'accattonaggio e il traffico sessuale, poiché alcuni cittadini stranieri, in particolare provenienti dall'Europa e dal Medio Oriente, praticano turismo sessuale nei confronti dell'infanzia nelle principali città marocchine”, sottolinea il comunicato del Rappresentante Saharawi all'Onu. "Questa è la realtà sul campo che non ha bisogno di ulteriori spiegazioni o commenti da aggiungere", conclude il comunicato.

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