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La Repubblica Saharawi partecipa, in Algeria, a un Forum internazionale sulle mine antiuomo


Algeria, 5 giugno 2023 -  Il dramma delle mine, degli esplosivi e dei residuati bellici nel Sahara occidentale è un altro aspetto della crudele occupazione marocchina nei territori saharawi. Dramma di cui nessuno parla e che una parte della comunità internazionale insiste a mettere a tacere firmando accordi commerciali con Rabat contro la legalità internazionale e il diritto umanitario del popolo saharawi.

Così, la Repubblica Saharawi (RASD) ha partecipato sabato 3 giugno a un Forum internazionale organizzato dall'Algeria sul pericolo delle mine antiuomo con lo slogan "Per un'Africa sicura e senza mine". 

L'Algeria,  pioniera nella lotta contro le mine antiuomo, ha una vasta esperienza in questo campo. Il Forum è organizzato sotto la supervisione del Ministero dei Mujaheddin d'Algeria, in coordinamento con il Ministero della Difesa Nazionale e il Ministero degli Affari Esteri.

La delegazione Saharawi è guidata da Taleb Haidar, Direttore dell'Ufficio Saharawi per il Coordinamento dell'Azione contro le Mine (SMACO), accompagnato da Gaici Nah, Capo delle Operazioni dell'Ufficio, e Mohamed Nayem Mumu, esperto Saharawi in materia.

Il Direttore di SMACO ha tenuto un discorso al pubblico, esponendo un'analisi sul grande pericolo delle mine e dei residuati bellici nel Sahara Occidentale, le dimensioni della contaminazione nel territorio e i pericoli che rappresentano per il popolo Saharawi.

Haidar, nel suo intervento, ha presentato anche i dati, con numeri, degli sforzi compiuti dal governo saharawi e dei risultati ottenuti in questo campo, denunciando allo stesso tempo che il Marocco abbia sprecato tutti questi sforzi violando il cessate il fuoco del 13 novembre 2020.

Da notare che il Marocco ha seminato un altro campo di esplosivi con più di 12.000 mine antiuomo lungo otto chilometri, dalla breccia illegale di El Guerguerat al posto di blocco mauritano.

Nello stesso contesto, Haidar ha chiesto al regime marocchino di interrompere la posa di mine e di collaborare agli sforzi dispiegati per rimuovere detriti ed esplosivi dal territorio del Sahara occidentale.

La delegazione Saharawi che ha partecipato a questo Forum ha tenuto incontri con delegati africani, ONG europee, esperti del settore e rappresentanti dell'Unione africana (UA), che hanno permesso loro di affrontare le sfide future che potrebbero sorgere nel loro compito.

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