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Dichiarazione del POLISARIO sulla questione del Sahara occidentale all'ONU C-24

New York, 15 giugno 2023 - La dichiarazione del Fronte POLISARIO sulla questione del Sahara occidentale del rappresentate saharawi Sidi M. Omar al comitato di decolonizzazione.

C-24 Substantive Session New York, 13 giugno 2023

Signora Presidente,

è un piacere rivolgermi ancora una volta al Comitato Speciale a nome del Fronte POLISARIO, legittimo e unico Rappresentante del popolo del Territorio Non Autonomo del Sahara Occidentale, conformemente alle relative risoluzioni dell'Assemblea Generale e il Consiglio di Sicurezza.

Illustri Membri del Comitato e Rappresentanti degli Stati Membri,

Quasi sessant'anni fa, questa Commissione ha inserito il Sahara occidentale (allora Sahara spagnolo) nell'elenco dei Territori non autonomi, riconoscendo lo status del Territorio come oggetto di decolonizzazione e la responsabilità delle Nazioni Unite nei confronti del popolo Saharawi.

Quarantotto anni fa, la prima e ultima Missione di Visita inviata da questo stesso Comitato nel Sahara Occidentale confermò nel suo rapporto che i Sahrawi erano fortemente favorevoli all'indipendenza e contrari a ogni integrazione con il Marocco e la Mauritania, e che il Fronte POLISARIO era il forza politica dominante nel Territorio e godeva di un massiccio sostegno per la sua richiesta di indipendenza.

Eppure al popolo del Sahara occidentale, l'ultima colonia in Africa, continua a essere negato l'esercizio del suo inalienabile diritto all'autodeterminazione e all'indipendenza. La Missione delle Nazioni Unite per il Referendum nel Sahara Occidentale (MINURSO), istituita dal Consiglio di Sicurezza nel 1991, non ha ancora potuto adempiere al proprio mandato e indire il tanto atteso referendum per il popolo Saharawi.

L'occupazione illegale del Sahara occidentale da parte del Marocco, profondamente deplorata dall'Assemblea generale, continua senza sosta. La continua occupazione di un territorio che figura nell'agenda delle Nazioni Unite è fonte di vergogna per la comunità internazionale e un insulto alla Carta delle Nazioni Unite ea tutto ciò che questa Commissione rappresenta.

Ora si chiederanno perché la decolonizzazione del Sahara occidentale rimanga incompiuta quando lo status giuridico del Territorio è stato chiaramente e fermamente stabilito dalle Nazioni Unite. La risposta è purtroppo semplice.

È l'indifendibile inerzia della comunità internazionale che ha incoraggiato lo Stato occupante del Marocco a continuare, nella totale impunità, ad occupare con la forza parti del Sahara occidentale, a violare le risoluzioni delle Nazioni Unite e ad impedire la decolonizzazione del Territorio. Così semplice.

Signora Presidente, illustri membri della Commissione e rappresentanti degli Stati membri,

Come confermato dalla Corte internazionale di giustizia nel 1975 e da tutte le pertinenti risoluzioni dell'Assemblea generale, il diritto del popolo del Sahara occidentale all'autodeterminazione e all'indipendenza è inalienabile, non negoziabile e non può mai essere intaccato dal passare del tempo o da cambiamenti fatti compiuti imposti con la forza al Territorio dallo Stato occupante del Marocco.

Il lungo cammino del popolo Saharawi verso la libertà è inarrestabile e irreversibile, e questo è il nostro messaggio a voi e al mondo.

Sebbene rimaniamo pienamente impegnati a raggiungere una soluzione rapida e pacifica alla decolonizzazione del Sahara occidentale, siamo altrettanto fermamente attaccati al nostro diritto inalienabile e non negoziabile all'autodeterminazione e all'indipendenza.

Non accetteremo mai alcuna soluzione basata sul fatto compiuto e continueremo a difendere i nostri diritti e le nostre aspirazioni nazionali con tutti i mezzi legittimi, per quanto tempo ci vorrà.

Grazie per la tua attenzione.

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