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Fucecchio accoglie i bambini Saharawi


Fucecchio, 28 luglio 2022 - Dopo due anni di stop dovuto all’emergenza sanitaria, è ripreso il progetto di solidarietà “Piccoli ambasciatori di pace”, iniziativa che vede istituzioni ed associazioni impegnate in un percorso di accoglienza e scambio con il popolo Saharawi.

Un progetto in cui il Comune di Fucecchio è attivo in prima linea insieme al Comune di Pontassieve, ai Comuni del Valdarno e della Valdisieve, all’Associazione Saharawi e alla rete Saharawi. Così, mercoledì 27 luglio, la Sala del Consiglio ha spalancato le sue porte a dieci piccoli ambasciatori e piccole ambasciatrici di pace Saharawi ed ai loro accompagnatori, ospiti della Regione Toscana. 

Un momento importante per conoscere meglio e più da vicino la storia del popolo Saharawi, che da anni lotta per l'autodeterminazione nel Sahara Occidentale, al quale hanno preso parte, oltre ai rappresentanti del Comune di Fucecchio e dell'associazione Hurria, anche i rappresentanti dei Comuni di San Miniato, Montopoli Val d'Arno, Certaldo e Gambassi Terme, l'assessore regionale alle relazioni internazionali, in collegamento web, i rappresentanti del Rotary Club Fucecchio-Santa Croce sull'Arno, che hanno consegnato degli omaggi ai bambini, e le associazioni Pubblica Assistenza, CIF, ANMIL, Semplicemente Onlus, Banca del Tempo e AVO-EVI. Dieci piccoli "ambasciatori” che in Italia potranno essere sottoposti ad esami e visite mediche che nel loro paese gli sono preclusi, e che portano il peso di un messaggio importante con il sorriso, la gioia e l'entusiasmo che da sempre sanno trasmettere, pur portavoce di una situazione drammatica in quanto rappresentano il futuro di un popolo in fuga nel Sahara da oltre 40 anni.

La comunità fucecchiese, che oggi ha nuovamente risposto al loro appello, si è sempre dimostrata solidale verso il popolo Saharawi, con il quale il Comune di Fucecchio è da tempo gemellato, nello specifico con la tendopoli di Bir Enzaran. Un gemellaggio che, nel corso degli anni, ha permesso a diverse associazioni di volontariato di andare in visita nei campi profughi per toccare con mano le difficoltà di questo popolo e, al tempo stesso, la fierezza e il senso di appartenenza che da sempre lo lega alla propria terra. Una giornata di scambio e solidarietà nell'auspicio che dal prossimo anno sia possibile riprendere appieno i percorsi di accoglienza interrotti a causa del Covid.

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