La partecipazione della Repubblica Araba Saharawi Democratica al vertice di Bruxelles che ha riunito leader europei e africani, "è una grande vittoria diplomatica e politica".
Viste le dimensioni che comporta in termini di consacrazione della Repubblica Saharawi come una "realtà innegabile", ha affermato Oubi Bouchraya Bachir, membro della segreteria nazionale del Fronte Polisario, responsabile per l'Europa e l'Unione Europea (Ue).
"La partecipazione della RASD ai lavori del vertice dell'Unione Europea e dell'Unione Africana insieme a 82 Paesi di entrambi i continenti ha una grande importanza politica e giuridica" ed è "una grande vittoria diplomatica", ha dichiarato Oubi Bouchraya Bachir.
Il diplomatico saharawi ha anche definito un "evento importante" la presenza della RASD a Bruxelles e ha sottolineato che questa partecipazione "ha inviato un messaggio chiedendo ai leader europei di cambiare il loro status come parte del problema per diventare parte della soluzione al conflitto nel Sahara occidentale nel quadro dell'associazione tra UA e UE”.
Per Oubi Bouchraya, la partecipazione al vertice di Bruxelles di una nutrita delegazione saharawi, presieduta dal presidente Brahim Gali, “riflette un definitivo fallimento dell'occupante marocchino a livello africano ed europeo”.
Ha ricordato, in tale contesto, che il presidente della RASD ha informato, durante il vertice di Bruxelles, i leader europei e africani degli ultimi sviluppi del conflitto saharawi, e ha invitato l'Europa ad "accompagnare l'UA nei suoi intensi sforzi per decolonizzare l'ultima colonia in Africa (Sahara Occidentale)”.
Nel suo discorso al 6° vertice UE-UA, svoltosi il 17 e 18 febbraio nella capitale belga, il presidente Gali ha invitato l'Unione europea a svolgere "un ruolo positivo" nel processo di risoluzione del conflitto nel Sahara occidentale, diventando parte della soluzione che contribuirà a rafforzare le condizioni di pace, sicurezza e stabilità in Nord Africa e nel Sahel.