Oubi Bouchraya Bachir, rappresentante del Fronte Polisario per l'Europa e l'Unione europea, ha sottolineato che il difetto del piano di insediamento Onu-Africa nel Sahara occidentale non è affatto legato all'inviato Onu, il fallimento è dovuto all'impotenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu sull'applicazione dell'accordo firmato tra le due parti, il Fronte Polisario e il Marocco.
Nel suo intervento come ospite al talk show "Face to Face" del canale in lingua araba France 24, il rappresentante saharawi ha aggiunto che l'aura mediatica che accompagna il tour di Mistura nella regione non è altro che un tentativo di nascondere l'essenza della ostruzione.
E' proprio la mancanza di volontà del Consiglio di Sicurezza di assumersi le proprie responsabilità nell'attuazione dei termini degli accordi firmati dalle due parti nel 1991 e nel 1997 a Houston.
Oubi Bouchraya Bachir ha anche affermato che la recente Risoluzione 2602 del Consiglio di Sicurezza ha purtroppo mostrato la mancanza di una volontà chiara ed esplicita da parte del Consiglio di risolvere il problema, in cambio della sua insistenza nel continuare con il suo metodo abituale, che consiste di nascondersi dietro l'inviato personale del segretario generale.
In questo senso, il diplomatico saharawi ha sottolineato che la nuova situazione nel Sahara occidentale dal 13 novembre 2020, cioè dopo il crollo del cessate il fuoco e il ritorno della guerra, non è più accettabile che continui così, soprattutto poiché la regione è sull'orlo di un'escalation senza precedenti.
Riguardo alla missione di de Mistura, ha affermato: "Il suo successo dipende da una cosa, nell'adottare l'approccio corretto alla risoluzione dei conflitti come base per la mediazione, considerandolo l'approccio originale relativo alla legittimità internazionale".
Ha anche messo in guardia contro la riadozione dello stesso approccio che ha prodotto l'attuale realtà di guerra e congestione nella regione in nome di un falso realismo che cerca semplicemente di legiferare sull'occupazione.
Il diplomatico saharawi ha concluso: “L'arroganza dell'occupazione marocchina e la sua ribellione alla legittimità internazionale l'hanno spinta all'isolamento a livello continentale".
