Il deputato francese, Jean-Paul Lecoq, ha dichiarato che l'inclusione della questione sahrawi nei lavori delle sessioni plenarie dell'Assemblea nazionale per esaminare la politica del governo francese nei confronti del conflitto nel Sahara occidentale, è un passo molto importante.
L'intervistato al termine di una sessione pubblica all'Assemblea nazionale francese sul tema: "Valutazione delle azioni della Francia per garantire il rispetto del diritto internazionale, il caso del Sahara occidentale", Lecoq, della sinistra democratica repubblicana, ha dichiarato "che è un passo in avanti per la questione".
Ha ritenuto che il fatto di discutere del Sahara occidentale con un rappresentante del Fronte Polisario e insieme al suo avvocato, sia "molto importante per gli attuali funzionari eletti francesi".
Pur accogliendo con favore l'opera di solidarietà svolta in Francia a favore della causa Saharawi e del diritto del popolo Saharawi all'autodeterminazione, Lecoq ha affermato che "l'incontro è stata un'occasione per ascoltare la posizione del governo francese nella alla luce delle questioni sollevate e delle informazioni presentate dal rappresentante del Fronte Polisario, Oubi Buchraya Bachir.
Ha rilevato nel medesimo contesto che tale discussione ha consentito ai deputati di “togliere le ambiguità” legate alla posizione di Parigi sulla questione della decolonizzazione del Sahara occidentale.
Allo stesso tempo, ha espresso l'auspicio che "il governo francese riveda la sua posizione su questo tema, e adotti un atteggiamento favorevole a una pace duratura e all'attuazione dell'accordo concluso dalle due parti in conflitto (Fronte Polisario e Marocco ).
Il deputato francese ha inoltre affermato che "lo Stato francese resta tenuto a contribuire alla ricerca di una soluzione a questo conflitto e all'instaurazione della pace, allo sviluppo e all'instaurazione di buone relazioni con il Maghreb".
Sulla sua pagina Facebook, Lecoq ha anche scritto: "Siamo riusciti a forzare un dibattito di due ore sul governo (francese) sul Sahara occidentale".
"Questo incontro è stata l'occasione per costringere un ministro a parlare per dieci minuti su questo argomento, cosa che non accadeva da molto tempo", ha detto.
