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Fronte Polisario: “inaccettabile” il rapporto della Commissione Europea sulla ricchezza del popolo saharawi


Il Fronte Polisario ha denunciato sabato il rapporto della Commissione europea su "un presunto vantaggio" che il popolo saharawi avrebbe tratto dalle sue ricchezze, ribadendo che il contenuto del rapporto, che era solo il risultato dei crimini dell'occupante marocchino nel Sahara occidentale.

Il rappresentante del Fronte Polisario in Europa e Unione Europea (UE), Oubi Boushraya Bashir, ha affermato in un comunicato che il contenuto del nuovo rapporto europeo della Commissione Europea è "inammissibile".

Aggiungendo che "nonostante le sofferenze del popolo saharawi inflitta dall'occupante marocchino per 40 anni, la Commissione europea accoglie con favore quelli che definisce i punti positivi del regime".

Il signor Oubi Boushraya ha osservato che l'ultimo rapporto "testimonia il disprezzo della Commissione per i verdetti di giustizia".

"Mentre la Corte dell'Unione Europea (UE) aveva annullato, il 29 settembre 2021, gli accordi di pesca e agricoltura tra il Marocco e l'UE, la Commissione Europea ha pubblicato il 22 dicembre 2021 un nuovo rapporto per rafforzare il saccheggio delle risorse del Sahara occidentale dal colonizzatore marocchino", ha sottolineato il rappresentante saharawi.

Il diplomatico saharawi ha sottolineato l'importanza del rispetto del diritto internazionale, sottolineando che "la Corte di giustizia europea (CGUE) ha posto una chiara condizione.

Tuttavia, il rifiuto della Commissione europea di attuare le decisioni della CGUE desta serie preoccupazioni, in quanto il rispetto del diritto internazionale è uno dei valori costitutivi dell'UE che si impegna a rafforzare sulla scena internazionale.

Il diplomatico ha denunciato "il pregiudizio della Commissione europea a favore del Marocco, che continua a ignorare le decisioni delle Corti di giustizia, a partire dalla sentenza della Corte di giustizia europea del 1975.

"Queste prevaricazioni non si fermano qui", ha affermato Bouchraya, osservando che "la Commissione europea ha citato le decisioni della CGUE in fondo alla pagina come se fossero dati secondari.

La sentenza della CGUE del 21 dicembre 2016 afferma che nessun accordo può essere applicato a Sahara occidentale senza il libero, previo consenso del popolo saharawi.

Con questo rapporto, "la Commissione sfida solennemente le sentenze della CGUE, mentre la sua missione principale è quella di garantire la loro applicazione", ha concluso il funzionario Sahrawi.



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