L'amministrazione statunitense fa marcia indietro dopo la controversa dichiarazione di Trump per quanto riguarda il conflitto saharawi.
L'amministrazione sostiene una soluzione politica basata sui negoziati diplomatici tra il Fronte Polisario e il Marocco.
In una dichiarazione rilasciata venerdì 11 dicembre, il Segretario di Stato afferma quanto segue:
L'accordo raggiunto tra Israele e Marocco per la normalizzazione delle relazioni è un altro notevole passo verso la pace. Nelle prossime settimane Israele e Marocco assumeranno piene relazioni diplomatiche. Questo accordo garantirà anche voli diretti da e per Israele e promuoverà una cooperazione economica illimitata tra le compagnie israeliane e marocchine. Questo importante passo è il risultato del duro lavoro diplomatico di molti che hanno dedicato il loro tempo e la loro esperienza al raggiungimento di un risultato reciprocamente vantaggioso. Vogliamo riconoscere gli incredibili sforzi compiuti dai professionisti del Dipartimento di Stato che, insieme al consigliere speciale Jared Kushner, hanno lavorato instancabilmente.
Nel 1777, il Marocco è stato il primo paese a concedere il riconoscimento diplomatico agli Stati Uniti d'America. Nello stesso anno, il Marocco ha aperto i suoi porti alle navi della nuova repubblica americana, permettendoci di impegnarci nel commercio e sostenere la nostra lotta per la libertà. La nostra amicizia è durata. Oggi, insieme a Israele e Marocco, dichiariamo al mondo che siamo concentrati nello sbloccare il potenziale di tutti i nostri cittadini per garantire la continua prosperità e sicurezza dei nostri paesi.
"Il presidente Trump ha riconosciuto la sovranità marocchina sul Sahara occidentale. Gli Stati Uniti continuano a credere che solo i negoziati politici siano in grado di risolvere i problemi tra il Marocco e il Fronte Polisario. Come abbiamo detto a lungo, riteniamo che questi negoziati debbano svolgersi nel quadro del piano di autonomia del Marocco".
