Deputati e personalità cilene hanno espresso la loro preoccupazione per le continue violazioni marocchine dei diritti umani del popolo saharawi, sottolineando che la decisione di Donald Trump di riconoscere la presunta sovranità del Marocco sul Sahara occidentale non cambia la natura giuridica del conflitto.
Diversi deputati e personalità del settore pubblico e privato, del mondo accademico e dei media cileni, hanno espresso al Senato la loro preoccupazione per i recenti eventi nel Sahara occidentale.
In questo senso, in una lettera indirizzata al presidente del Senato del Cile, Adriana Munoz, i firmatari si sono detti “preoccupati per la continua violazione dei diritti umani del popolo saharawi nei territori occupati dal Marocco.
Una situazione grave che è stata oggetto di sistematiche denunce da parte di organismi internazionali per i diritti umani.
Inoltre, i deputati cileni che hanno firmato la lettera precisando che "il Cile, membro fondatore del Comitato speciale delle Nazioni Unite per la decolonizzazione (Comitato di 24), considera il Sahara occidentale un territorio non autonomo in attesa di decolonizzazione.
Riguardo al recente annuncio di Trump, i parlamentari cileni sottolineano che "è una decisione non plausibile che, come ha giustamente sottolineato il Segretario generale delle Nazioni Unite, non cambia in alcun modo la natura giuridica del conflitto nel Sahara occidentale".
