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Sahara occidentale: l'Italia chiede alle due parti in conflitto di riprendere i negoziati senza precondizioni per raggiungere una soluzione politica



Il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio ha esortato le due parti del conflitto nel Sahara occidentale, Fronte Polisario e Marocco, ad adempiere ai loro obblighi per tornare ai negoziati, al fine di trovare una soluzione politica al conflitto, in linea con le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

Una lettera del ministro italiano nella sua risposta al messaggio del Gruppo parlamentare di amicizia con il popolo saharawi, in cui ha indicato che i recenti eventi ci ricordano l'urgente necessità della nomina del nuovo inviato personale del Segretario generale per il Sahara occidentale, per ristabilire il processo di negoziato sotto gli auspici delle Nazioni Unite.

Il ministro degli Esteri italiano ha inoltre indicato che il suo paese sta monitorando da vicino gli sviluppi della violazione illegale di El Guergueray in altre parti del Sahara occidentale e sollecita le parti interessate ad agire con moderazione ed evitare di ricorrere alla forza, in pieno rispetto degli accordi di cessate il fuoco del 1991.

Il capo della diplomazia italiana ha messo in guardia sui pericoli di un'escalation dello scontro militare sulla stabilità e sicurezza nella regione.

A conclusione della sua risposta scritta al messaggio del Gruppo parlamentare di amicizia con il popolo saharawi, Luigi Di Maio ha affermato la disponibilità dell'Italia a contribuire agli sforzi dell'Accordo per la pace nel Sahara occidentale.

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