Il prigioniero politico saharawi Mohamed Bourial, del gruppo Gdeim Izik, ha iniziato venerdì 7 agosto una protesta pacifica di 48 ore contro le autorità carceraria.
Mohamed Bourial, condannato a 30 anni di carcere, è attualmente detenuto nel carcere di Tiflet 2 in Marocco, a più di 1.200 chilometri dalla città El Aaiun, la capitale della sua terra. E' stato in isolamento prolungato per due anni, detenuto dal 2010. E' vittima di torture e continui maltrattamenti, molestie e negligenza medica. Il signor Bourial ha un'ernia allo stomaco per la quale non riceve cure necessarie.
Venerdì 31 luglio, la cella del signor Bourial è stata perquisita senza rispettare le linee guida dell'articolo 68 della legge carceraria marocchina. Anche le guardie che hanno perquisito la sua cella per più di un'ora non hanno rispettato le misure di salute e sicurezza di base per la pandemia Covid-19.
I quattro libri che aveva nella sua cella, con la conoscenza e l'autorizzazione del carcere, gli sono stati presi. Il signor Bourial, trascorre 24 ore al giorno nella sua cella, è ora privato di uno dei pochi stimoli intellettuali (libri) essenziali per resistere a un isolamento prolungato. Per protesta contro questa punizione arbitraria, il signor Bourial ha deciso di iniziare un digiuno totale di 48 ore.