Madrid (Spagna), 13 novembre 2024 - Il Coordinamento delle Associazioni di Solidarietà con il Popolo Saharawi (CEAS SAHARA) ha invitato tutte le associazioni e le organizzazioni solidali a partecipare a una grande manifestazione prevista per sabato 16 novembre a Madrid. L'evento ha lo scopo di esprimere sostegno al diritto all’autodeterminazione del popolo del Sahara Occidentale.
Sul suo sito ufficiale, il Coordinamento ha lanciato un appello a “tutte le associazioni, enti, gruppi e organizzazioni” affinché si uniscano alla manifestazione del 16 novembre, riaffermando l’impegno per l’autodeterminazione del popolo sahrawi.
La manifestazione si prefigge inoltre di “denunciare gli accordi di Madrid” del 14 novembre 1975, i quali sancirono il ritiro della Spagna dal Sahara Occidentale e la spartizione della regione tra Marocco e Mauritania. Tali accordi, sottolinea il Coordinamento, hanno “condannato il popolo sahrawi a più di quattro decenni di sfollamento e sofferenza”. La Mauritania, a sua volta, rinunciò alle sue rivendicazioni sulla regione nel 1979, ma le conseguenze di quegli accordi continuano a pesare sul futuro del Sahara Occidentale.
Uno degli obiettivi principali della manifestazione sarà richiamare l'attenzione dell'Unione Europea sul rispetto delle decisioni della Corte di Giustizia Europea riguardanti il Sahara Occidentale. La Corte ha infatti invalidato due accordi commerciali tra l'UE e il Marocco, stabilendo che le risorse del Sahara Occidentale non possono essere sfruttate senza il consenso del popolo sahrawi, rappresentato dal Fronte Polisario.
“Questa decisione della Corte Europea riafferma che il Sahara Occidentale non è territorio marocchino e non può essere incluso in accordi commerciali senza violare il diritto internazionale,” ha sottolineato il Coordinamento, ribadendo l’importanza di una mobilitazione ampia e partecipata a Madrid.
Il Coordinamento ha inoltre richiamato il governo spagnolo e la comunità internazionale alla responsabilità di rispettare il diritto inalienabile all'autodeterminazione del popolo sahrawi, chiedendo alle organizzazioni della società civile di partecipare attivamente per “ribadire la necessità di un impegno chiaro verso il rispetto delle norme internazionali”.
Infine, il Coordinamento ha concluso il proprio appello affermando: “Con il nostro sostegno, faremo di questa mobilitazione un successo e un segno di solidarietà e impegno per la giustizia e i diritti umani. È giunto il momento di stare al fianco del popolo sahrawi.