Nel novembre 2019 la Corte di giustizia dell'Unione europea (CGUE) ha stabilito che i prodotti venduti nell'Unione da insediamenti israeliani situati in territori palestinesi devono essere chiaramente etichettati come tali.
Allo stesso modo, nella risoluzione non legislativa approvata dal Parlamento il 16 gennaio 2019 sull'estensione dell'accordo di liberalizzazione UE-Marocco al Sahara occidentale, si afferma che un criterio chiave per il Parlamento per concedere la sua approvazione all'accordo è garantire la creazione un meccanismo che consente alle autorità doganali degli Stati membri di accedere a informazioni affidabili sui prodotti originari del Sahara occidentale, nel pieno rispetto delle disposizioni della legislazione doganale dell'Unione.
Si chiede alla Commissione di rispondere a quanto segue:
1 Intende la Commissione stabilire un'etichettatura obbligatoria per i prodotti provenienti da territori occupati come Cipro del Nord e il Sahara occidentale, come nel caso dei prodotti degli insediamenti israeliani situati nei territori palestinesi
2 Cosa ha fatto finora la Commissione per garantire che gli Stati membri possano distinguere tra i prodotti importati dal Marocco e quelli importati dal territorio del Sahara occidentale?
Risposta dell'alto rappresentante e vicepresidente Borrell a nome della Commissione europea:
La posizione dell'UE in relazione al Sahara occidentale è regolata dalle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e resta che il Sahara occidentale è un territorio non autonomo, il cui status finale sarà determinato dal risultato del processo in corso. guidato dalle Nazioni Unite, che l'UE sostiene pienamente.
Il 19 luglio 2019, l'UE e il Marocco hanno concluso un accordo che, fatte salve le rispettive posizioni delle parti sullo status del Sahara occidentale, è esteso ai prodotti originari del Sahara occidentale soggetti al controllo delle autorità doganali del Regno del Marocco, che beneficiano dello stesso trattamento tariffario preferenziale dei prodotti originari del Marocco. Tale accordo prevede un monitoraggio periodico del suo impatto in relazione allo sviluppo sostenibile e allo sfruttamento delle risorse naturali. Inoltre, è stato istituito un sistema per informare le autorità doganali dell'UE e gli Stati membri dei prodotti originari del Sahara occidentale che vengono esportati verso l'UE.
L'UE riconosce la Repubblica di Cipro solo come materia di diritto internazionale. L'articolo 4 del regolamento (CE) n. 866/2004 del Consiglio, relativo a un regime ai sensi dell'articolo 2 del protocollo n. 10 dell'atto di adesione, costituisce il quadro giuridico per il trattamento delle merci provenienti da zone che non sono sotto l'effettivo controllo del governo della Repubblica di Cipro.
Tutti i prodotti alimentari originari dell'UE o importati per la commercializzazione sul mercato dell'UE devono essere conformi alla legislazione pertinente, compreso l'obbligo di fornire informazioni precise sull'origine o sulla provenienza di tali prodotti. La responsabilità primaria di garantire la conformità all'intero acquis UE sulla commercializzazione degli alimenti e la messa a disposizione dei consumatori delle informazioni relative spetta alle autorità competenti degli Stati membri.