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Berlino (Germania), 3 dicembre 2025 – Il rappresentante del Fronte Polisario in Germania, Mohamed Mamoun Ahmed, ha presentato alla Commissione Esteri del partito Die Linke, presso il Bundestag, un’analisi dettagliata sulla posizione del Fronte in merito alla Risoluzione 2797 (2025) del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che un mese fa ha rinnovato il mandato della MINURSO.

Durante il briefing, il diplomatico saharawi ha ricostruito il percorso della risoluzione sin dalla prima bozza, proposta dal “titolare della penna”, che mirava – ha spiegato – a:

ridurre il mandato della MINURSO a tre mesi,

imporre la proposta marocchina come unica base negoziale,

spingere il Consiglio di Sicurezza a riconoscere la presunta sovranità del Marocco sul Sahara Occidentale.

Secondo Mamoun, tali tentativi sono falliti in quanto i membri del Consiglio di Sicurezza hanno rapidamente compreso la pericolosità di una linea che contraddice la Carta delle Nazioni Unite, il diritto internazionale e il fragile equilibrio del processo di pace, rischiando di legittimare un’agenda unilaterale che minerebbe gli sforzi diplomatici globali.

Il popolo saharawi non rinuncerà al suo diritto inalienabile all’autodeterminazione:

Mamoun ha ribadito l’impegno del Fronte Polisario nel processo di pace guidato dalle Nazioni Unite, sottolineando che nessuna iniziativa potrà essere accettata se volta a minare il diritto all’autodeterminazione, pilastro fondamentale riconosciuto dal diritto internazionale.

Ha inoltre avvertito che ogni tentativo di legittimare l'espansionismo marocchino non solo metterebbe a rischio la stabilità del Sahara Occidentale, ma minaccerebbe l’unità dei paesi vicini, incluse le regioni spagnole ai confini dell'Unione Europea.

Doppio standard europeo e sentenze della Corte di Giustizia UE:

Ampio spazio è stato dedicato anche alla posizione dell’Unione Europea. Il rappresentante saharawi ha denunciato il doppio standard della Commissione europea nell’applicazione delle sentenze della Corte di Giustizia UE sul Sahara Occidentale, ricordando che ignorare lo status giuridico del territorio e tollerare attività economiche illegali equivale a minare la credibilità delle istituzioni europee e a violare gli obblighi internazionali.

Appello al nuovo governo tedesco: “Coerenza con il diritto internazionale”

Il Fronte Polisario, ha affermato Mamoun, nutre grandi aspettative verso il nuovo governo tedesco. La Germania – ha ricordato – ha storicamente sostenuto il diritto internazionale, e Berlino è chiamata a:

difendere la natura di decolonizzazione della questione saharawi,

respingere ogni proposta che legittimi l’occupazione marocchina,

sostenere pienamente le sentenze della Corte di Giustizia UE,

rafforzare l'assistenza umanitaria ai rifugiati saharawi (cibo, acqua, salute, istruzione).

Qualsiasi concessione che violi il diritto all'autodeterminazione – ha avvertito – complicherebbe ulteriormente il conflitto e allontanerebbe la prospettiva di una soluzione pacifica.

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