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Gli studenti Saharawi condannano la repressione e chiedono solidarietà per l'attivismo pacifico



Sahara occidentale, 7 luglio 2025 – Gli studenti saharawi di Amhamid al-Ghazlan hanno fermamente condannato le misure punitive adottate contro i loro colleghi dell'Università Ibn Zohr di Agadir, convocati a comparire davanti a un consiglio disciplinare il 7 luglio 2025. La convocazione è stata motivata dal loro pacifico attivismo politico all'interno del campus.

In una dichiarazione congiunta, gli studenti di Amhamid al-Ghazlan hanno denunciato questa decisione come un'ulteriore prova della più ampia politica di repressione e persecuzione che affligge le voci saharawi nelle università marocchine. Hanno sottolineato come tale azione sveli la continua strategia dello Stato marocchino volta a mettere a tacere il dissenso e a soffocare le libertà accademiche. Secondo la dichiarazione, queste misure equivalgono a un divieto non dichiarato di qualsiasi attività studentesca che esprima la posizione politica degli studenti saharawi o che sostenga la causa del loro popolo.

Gli studenti hanno evidenziato che queste azioni arbitrarie non solo violano la libertà di espressione politica, ma compromettono anche il diritto degli studenti a un'istruzione democratica e sicura, ostacolando il loro progresso accademico e aggravando la loro sofferenza psicologica e sociale.


Tattiche Repressive e Violazione dei Diritti:

Gli studenti saharawi di Amhamid al-Ghazlan hanno descritto questa mossa come parte di un sistematico meccanismo repressivo inteso a criminalizzare l'espressione politica e a sopprimere l'attivismo pacifico degli studenti saharawi. Hanno criticato l'uso di accuse vaghe, come "minacciare l'integrità territoriale", per giustificare queste azioni, sostenendo che esse costituiscono una palese violazione delle convenzioni internazionali che garantiscono la libertà di opinione e di riunione. Hanno inoltre sottolineato come tali misure calpestino persino i diritti sanciti dalla Costituzione marocchina.

La dichiarazione ha denunciato un'intensificazione della sorveglianza, le convocazioni arbitrarie e le tattiche intimidatorie volte a creare un clima di paura tra gli studenti saharawi. Nonostante ciò, gli studenti hanno giurato che tale repressione non farà altro che rafforzare la loro determinazione a proseguire la loro lotta pacifica per i legittimi diritti del loro popolo.


Appello alla Solidarietà:

Gli studenti hanno espresso la loro piena e incondizionata solidarietà ai loro coetanei presi di mira da queste misure ingiuste all'Università Ibn Zohr, respingendo ogni forma di repressione e molestia subita dagli studenti saharawi nei campus marocchini. Hanno lanciato un appello a tutti coloro che credono nella giustizia e nella libertà, nonché a tutte le componenti del popolo saharawi, affinché manifestino incondizionata solidarietà e sostegno. L'obiettivo è tutelare i diritti degli studenti saharawi e difendere la libertà di espressione all'interno delle università.

La dichiarazione ha infine ribadito il fermo impegno degli studenti saharawi a rispettare il loro diritto all'attivismo pacifico nel campus e a difendere la giusta causa saharawi con tutti i mezzi legittimi a loro disposizione.


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