Sahara occidentale, 27 giugno – Il 25 giugno 2025, i deputati statunitensi Joe Wilson (Repubblicano) e Jimmy Panetta (Democratico) hanno presentato un disegno di legge volto a designare il Fronte Polisario come Organizzazione Terroristica Straniera (FTO) presso il Dipartimento di Stato americano. La proposta descrive il Polisario come una "milizia marxista" che destabilizza il Marocco, un alleato strategico degli Stati Uniti, e lo accusa di essere sostenuto da Iran, Hezbollah e Russia. Tuttavia, un'analisi approfondita rivela che tale accusa è infondata e mossa da motivazioni prettamente politiche, priva di una solida base giuridica.
Il Riconoscimento Internazionale del Fronte Polisario:
Dal 1979, le Nazioni Unite hanno ufficialmente riconosciuto il Fronte Polisario come il legittimo rappresentante del popolo saharawi (Risoluzione 34/37 dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite). Questo riconoscimento si fonda sul diritto all'autodeterminazione, sancito dalla Risoluzione 1514 (XV) delle Nazioni Unite, e il Polisario amministra le aree liberate del Sahara Occidentale in questa veste.
Il Sahara Occidentale: Un Territorio Non Autonomo Secondo il Diritto Internazionale
La posizione del Sahara Occidentale come territorio non autonomo è saldamente ancorata nel diritto internazionale. La Corte Internazionale di Giustizia (CIG), nel suo parere consultivo del 16 ottobre 1975, ha chiaramente respinto le rivendicazioni di sovranità storica del Marocco sul territorio saharawi.
Più recentemente, la Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE), nelle sentenze del 2021 e del 2024 (C-778/21 P e C-798/21 P), ha ribadito che il Sahara Occidentale è un territorio "distinto e separato" dal Marocco. Di conseguenza, qualsiasi accordo che riguardi tale territorio senza il consenso esplicito del popolo saharawi è considerato illegittimo.
Criteri Legali per la Designazione di FTO: Il Polisario Non Rientra nei Parametri
Secondo il diritto statunitense (Codice degli Stati Uniti, Titolo 8, §1189), la designazione di un'organizzazione come FTO richiede il soddisfacimento di tre condizioni:
- L'organizzazione deve essere straniera.
- Deve essere coinvolta in attività terroristiche (attacchi contro i civili).
- Deve rappresentare una minaccia per la sicurezza nazionale o per i cittadini statunitensi.
Il Fronte Polisario non ha mai condotto attacchi contro civili o cittadini americani. Le sue operazioni militari sono state dirette esclusivamente contro le forze armate marocchine, nell'ambito di un conflitto armato riconosciuto dalle Nazioni Unite. Questa distinzione cruciale invalida qualsiasi tentativo di equiparare le sue azioni al terrorismo.
Uno Strumento Diplomatico a Servizio di Interessi Specifici:
Questo disegno di legge sembra essere parte di un'aggressiva campagna di lobbying orchestrata dal regime marocchino negli Stati Uniti. Tale pressione diplomatica è aumentata significativamente dopo il riconoscimento da parte dell'ex presidente Trump della sovranità marocchina sul Sahara Occidentale nel 2020, in cambio della normalizzazione delle relazioni tra Marocco e Israele nell'ambito dei controversi Accordi di Abramo.
La narrativa di un "asse Iran-Hezbollah-Polisario" è una costruzione propagandistica priva di fondamento. Questa tattica mira a collegare il Fronte Polisario a nemici regionali degli Stati Uniti, nonostante la totale assenza di informazioni credibili o conferme ufficiali da parte delle agenzie di sicurezza statunitensi.
Implicazioni di Ampia Portata:
L'iniziativa legislativa proposta è non solo incoerente dal punto di vista giuridico, contraddicendo le posizioni consolidate delle Nazioni Unite e i principi del diritto internazionale, ma è anche diplomaticamente controproducente. Essa minerebbe seriamente la credibilità degli Stati Uniti come mediatori neutrali in conflitti di decolonizzazione, inclusa la questione palestinese.
Questa proposta è giuridicamente insostenibile e politicamente sconsiderata. Si basa su accuse false, contravviene al diritto internazionale e si inserisce in una più ampia strategia volta a criminalizzare un movimento di liberazione nazionale riconosciuto dalle Nazioni Unite. Rappresenta un ulteriore tentativo di colonialismo legale, finalizzato a delegittimare il diritto dei popoli all'autodeterminazione.
È importante sottolineare che i promotori di questo disegno di legge costituiscono una minoranza al Congresso, e la loro iniziativa marginale non riflette né la posizione ufficiale del governo degli Stati Uniti né quella della comunità internazionale nel suo complesso.
Di Salim Djellab
Fonte: ecsaharaui.com
