Santiago (Cile), 28 aprile 2025 - La Commissione Cilena per i Diritti Umani (CCHDH) ha pubblicato un'analisi approfondita sulla situazione dei diritti umani nel Sahara Occidentale, smascherando le strategie messe in atto dal Regno del Marocco per rafforzare la propria presa sul territorio conteso. Il rapporto, frutto del meticoloso lavoro del Gruppo di studi internazionali della CCHDH, fondata nel 1978, si basa su una solida ricerca bibliografica e sulle testimonianze dirette di attori chiave nel processo di liberazione nazionale saharawi.
Le conclusioni del rapporto delineano un quadro complesso in cui il Marocco dispiega un'ampia gamma di strumenti per ottenere il riconoscimento internazionale della sua annessione. In primo luogo, il documento evidenzia un'intensa attività diplomatica volta a costruire alleanze e a neutralizzare il sostegno alla causa saharawi. Questa strategia si articola in offerte di cooperazione in materia di sicurezza, sfruttando le preoccupazioni globali relative al terrorismo e all'immigrazione per ottenere appoggio politico.
Parallelamente, il rapporto denuncia gli ingenti investimenti economici promossi dalla monarchia marocchina nel Sahara Occidentale, con progetti infrastrutturali, nel settore delle energie rinnovabili e nello sviluppo portuale. L'obiettivo, secondo l'analisi della CCHDH, è presentare la regione come economicamente fiorente sotto l'amministrazione marocchina, tentando di legittimare l'occupazione attraverso lo sviluppo.
Un elemento cruciale della strategia marocchina, messo in luce dai ricercatori cileni, è una sofisticata campagna di comunicazione e pubbliche relazioni. Questa operazione mira a migliorare l'immagine del regno a livello regionale e internazionale, con un'attività di lobbying mirata agli Stati Uniti, alle Nazioni Unite e all'Unione Europea. Il rapporto svela anche accordi con numerosi think tank e centri studi privati, utilizzati come piattaforme per promuovere eventi di apparente valenza accademica funzionali alla narrazione marocchina.
Il Gruppo di studi internazionali del CCHDH non manca di sottolineare l'approccio diplomatico più aggressivo del Marocco, caratterizzato da "minacce" e ritorsioni nei confronti dei paesi che esprimono sostegno alla Repubblica Araba Saharawi Democratica (RASD) o che intrattengono relazioni con essa. Le interruzioni delle relazioni diplomatiche con Ecuador e Perù, e la crisi bilaterale con la Germania nel 2021, sono citate come esempi di questa strategia coercitiva. A ciò si aggiungono le restrizioni imposte all'accesso al territorio occupato per accademici, ricercatori, avvocati e giornalisti, nel tentativo di oscurare la realtà della situazione.
Un'ulteriore tattica identificata nel rapporto è la promozione di un'immagine di "normalità" attraverso il turismo e l'organizzazione di eventi internazionali nelle città occupate di El Aaiún e Dakhla, dove sono state trasferite figure politiche e culturali.
In sintesi, il rapporto della Commissione Cilena per i Diritti Umani conclude che la posizione del Regno del Marocco sul Sahara Occidentale si fonda su una combinazione di fatti compiuti sul terreno, una diplomazia multiforme e aggressiva, e una sistematica campagna di legittimazione internazionale.
Il documento offre inoltre un'analisi approfondita del contesto storico coloniale del Sahara Occidentale, del ruolo delle Nazioni Unite nel processo di decolonizzazione, della centralità del Fronte POLISARIO come legittimo rappresentante del popolo saharawi, del ruolo dell'Algeria come sostenitore del diritto all'autodeterminazione, degli interessi strategici degli Stati Uniti nella regione, della grave situazione dei diritti umani sotto l'occupazione marocchina e, infine, delle strategie diplomatiche del Marocco per "ripulire la propria immagine" a livello globale.
Il rapporto è stato curato da Víctor Jara Bacchi, Simón Martínez e Amanda Rozas Sánchez, membri del Gruppo di studi internazionali del CCHDH, e la sua pubblicazione precede di pochi giorni il forum di conversazione "Autodeterminazione e decolonizzazione nel Sahara Occidentale", tenutosi venerdì 25 aprile presso l'Auditorium Salvador Allende dell'Accademia Universitaria dell'Umanesimo Cristiano (UAHC), con il patrocinio della CCHDH, della Commissione Nazionale Sahrawi per i Diritti Umani (CONASADH), dell'Associazione Cilena di Amicizia con la RASD e del Comitato Cileno di Solidarietà con la Palestina.
