Sahara occidentale, 4 marzo 2025 - Le forze di occupazione marocchine hanno espulso David Blanco, segretario delle relazioni internazionali della Confederazione Generale del Lavoro (CGT), dal Sahara Occidentale occupato. L'espulsione è avvenuta dopo un incontro con attivisti saharawi a Dakhla, città sotto occupazione.
Sorveglianza Costante e Espulsione Arbitraria:
Fin dal suo arrivo, Blanco è stato sottoposto a una stretta sorveglianza. Domenica, le forze di occupazione gli hanno intimato di lasciare il territorio, dichiarandolo "persona indesiderata", secondo quanto riportato dai media locali. Questa espulsione, avvenuta in condizioni estreme, si aggiunge a una lunga serie di casi in cui il Marocco impedisce agli osservatori internazionali di accedere ai territori occupati.
Testimonianze di Repressione e Violazioni dei Diritti Umani:
Durante il suo soggiorno, Blanco ha incontrato attivisti saharawi che hanno denunciato la grave situazione della popolazione sotto l'occupazione marocchina. Hanno descritto casi di repressione sistematica, rapimenti, torture e altre violazioni dei diritti umani commesse dalle forze di occupazione.
"Sono stato costretto a fare le valigie e ad andarmene, senza altra accusa se non quella di essere una persona indesiderata", ha dichiarato Blanco in una nota della CGT.
Un Viaggio Forzato di Oltre 1.000 Chilometri.
Dopo l'espulsione, Blanco è stato costretto a percorrere oltre 1.000 chilometri in taxi fino ad Agadir, nel Marocco meridionale, dove è rimasto bloccato senza possibilità di rientrare in Spagna. "Mi hanno lasciato bloccato alle quattro del mattino alla stazione dei taxi, senza aiuto né mezzo di trasporto per tornare indietro. Ho dovuto letteralmente trovare un modo per tornare a essere indipendente", ha raccontato Blanco.
Dakhla: Una Facciata Turistica che Nasconde Sofferenza:
Blanco ha sottolineato come Dakhla, promossa come meta turistica, nasconda una realtà ben più oscura. "L'immagine idilliaca che il Marocco cerca di vendere di Dakhla non riflette la realtà della popolazione saharawi, che vive nell'oppressione, nella violenza e nella paura", ha denunciato il segretario della CGT.
Un Modello di Repressione Sistemica:
L'espulsione di David Blanco non è un caso isolato. A gennaio, un giornalista e due attivisti sono stati espulsi in circostanze simili. Queste azioni rientrano in una strategia sistematica del Marocco per impedire alla comunità internazionale di documentare la situazione nel Sahara Occidentale.
Nelle ultime settimane, il Marocco ha intensificato le misure repressive, bloccando l'accesso a osservatori, giornalisti e difensori dei diritti umani.
La CGT Condanna e Invita all'Azione Internazionale:
La CGT ha condannato fermamente l'espulsione di David Blanco e ha ribadito il suo impegno a sostegno del popolo saharawi. L'organizzazione sindacale ha denunciato la politica repressiva del Marocco e ha chiesto una risposta ferma da parte della comunità internazionale.
"Non possiamo restare in silenzio di fronte alla repressione e alla censura imposte nel Sahara Occidentale occupato. Chiediamo che siano rispettati i diritti del popolo saharawi e che sia garantita la libera circolazione degli osservatori e dei giornalisti nella regione", ha affermato la CGT nel suo comunicato.
Le espulsioni di attivisti, giornalisti e politici che cercano di documentare la realtà del Sahara Occidentale dimostrano che il Marocco continua a reprimere ogni tentativo di dare visibilità alla lotta del popolo saharawi per il suo diritto all'autodeterminazione.