Campi profughi saharawi, 26 febbraio 2025 - In una dichiarazione rilasciata al termine della sesta sessione ordinaria del suo Segretariato nazionale, il Fronte Polisario ha riaffermato con forza il diritto inalienabile del popolo saharawi all'autodeterminazione e all'indipendenza. Il movimento ha inoltre ribadito la legittimità della resistenza con ogni mezzo, inclusa la lotta armata, qualora le vie pacifiche si rivelassero infruttuose.
Impegno per la pace, ma non a ogni costo:
Nonostante la ferma determinazione a difendere i propri diritti, il Fronte Polisario ha sottolineato il suo "impegno a favore di una pace giusta e duratura". Tuttavia, ha chiarito che tale impegno non comprometterà mai il diritto "incrollabile e non negoziabile" del popolo saharawi all'autodeterminazione.
Cooperazione internazionale e responsabilità dell'ONU:
Il Fronte Polisario ha ribadito la sua volontà di cooperare con le Nazioni Unite e l'Unione Africana per trovare una soluzione pacifica al conflitto nel Sahara Occidentale, nel rispetto della Carta delle Nazioni Unite e dei principi dell'Unione Africana.
Tuttavia, ha anche lanciato un appello affinché "le Nazioni Unite e i suoi organi competenti si assumano la piena responsabilità e rispettino il loro impegno a decolonizzare il Sahara Occidentale, l'ultima colonia in Africa". In particolare, ha ribadito che il piano di risoluzione ONU-OUA del 1991, accettato da entrambe le parti (Fronte Polisario e Marocco) e approvato all'unanimità dal Consiglio di sicurezza dell'ONU, "rimane l'unica soluzione pratica e realistica basata sul consenso".