Monte Carlo, 13 febbraio 2025 - Radio Monte Carlo, storica emittente radiofonica francese in lingua araba, si trova al centro di una controversia dopo aver ripubblicato informazioni false provenienti dal sito marocchino "Akhbarona". Queste notizie, amplificate da reti di propaganda marocchina e riprese dalla stampa scandalistica come Hespress.
Un Caso di Grave Mancanza di Professionalità:
Dietro questa palese violazione dell'etica giornalistica si sospetta il coinvolgimento di un redattore marocchino della stazione radiofonica francese. La superficialità con cui la notizia è stata pubblicata è evidente: nel testo originale compariva persino il nome del ministro degli Esteri algerino, Ramtane Lamamra, prima che l'errore venisse corretto.
Questo episodio ricorda il caso di Rachid Ambarki, giornalista marocchino licenziato dal canale francese BFMTV per aver introdotto nella linea editoriale contenuti propagandistici sul Sahara Occidentale occupato. L'incidente ha sollevato preoccupazioni sulla crescente infiltrazione della propaganda marocchina nei media francesi e internazionali.
La Reazione Saharawi e il Contesto della Propaganda:
Il popolo saharawi e i suoi sostenitori hanno reagito con forza, denunciando la manipolazione delle informazioni da parte di Radio Monte Carlo. Secondo le loro dichiarazioni, la radio avrebbe diffuso una versione distorta della realtà, tentando di screditare la lotta del Fronte Polisario per l’indipendenza del Sahara Occidentale.
L'emittente ha infatti rilanciato un'infondata affermazione secondo cui membri del Fronte Polisario sarebbero detenuti nelle carceri siriane e che il presidente di transizione siriano avrebbe rifiutato di rilasciarli durante la visita del ministro degli Esteri algerino a Damasco. Questa tesi si inserisce in una più ampia strategia di disinformazione orchestrata dal regime marocchino, volta a minare la legittimità della causa saharawi.
L'Allarme per l'Influenza Marocchina sui Media Internazionali:
Secondo il giornalista Ali Mohamed Lamine, l’intelligence marocchina sfrutta giornalisti, scrittori, analisti e tecnici per infiltrarsi nei media internazionali e orientarne la linea editoriale. Questa strategia, attraverso la diffusione sistematica di fake news, mira a distorcere la percezione della lotta saharawi e a legittimare l’occupazione marocchina del Sahara Occidentale.
L'influenza marocchina nei media europei, in particolare in Francia e Germania, ha raggiunto livelli preoccupanti, con numerose testate che diffondono informazioni false senza verificarne la fonte.
