Las Palmas (Isole Canarie), 3 febbraio 2025 - La comunità saharawi e il movimento di solidarietà canario hanno organizzato sabato 1 febbraio una manifestazione di fronte al consolato marocchino a Las Palmas, Gran Canaria, per denunciare l'occupazione dello Stato del Marocco della maggior parte del Sahara Occidentale.
I manifestanti hanno evidenziato le gravi violazioni dei diritti umani subite dal popolo saharawi nel proprio territorio, chiuso agli osservatori internazionali, alla stampa indipendente e alla cooperazione internazionale. Hanno inoltre condannato il saccheggio illegale delle risorse naturali saharawi da parte del Marocco e di società straniere, in violazione del diritto internazionale.
I partecipanti hanno chiesto alle Nazioni Unite e alle organizzazioni internazionali di esercitare pressioni sul Marocco affinché rispetti le risoluzioni dell'Assemblea generale e del Consiglio di sicurezza, in particolare per quanto riguarda il referendum sull'autodeterminazione del popolo saharawi, in sospeso da oltre trent'anni.
È stata sollecitata una maggiore responsabilità da parte del governo spagnolo nella risoluzione del conflitto, учитывая il suo ruolo storico nella regione. È stata criticata la posizione del presidente spagnolo Pedro Sánchez, che sostiene la tesi marocchina, perpetuando l'occupazione.
I manifestanti hanno espresso solidarietà e gratitudine a coloro che sostengono la causa saharawi e che sono stati recentemente espulsi dalle autorità marocchine dalle città occupate di El Aaiún e Dakhla. È stata espressa solidarietà anche ai prigionieri saharawi nelle carceri marocchine, in particolare al gruppo Gdeim Izik.
Alla manifestazione hanno partecipato membri della comunità saharawi e del movimento di solidarietà canario, il sottodelegato saharawi alle Canarie, Mohamed Said, e il presidente dell'Associazione canaria di solidarietà con il popolo saharawi, Octavio Melián Hernández.