Addis Abeba (Etiopia), 17 febbraio 2025 - Il Presidente della Repubblica Saharawi e Segretario generale del Fronte Polisario, Brahim Ghali, ha lanciato un monito sulla crescente instabilità politica e sulla minaccia alla sicurezza nella regione del Nord Africa, esortando i leader africani ad adottare misure immediate per prevenire un'escalation delle tensioni.
Intervenendo alla 38ª sessione dell'Assemblea dei capi di Stato e di governo dell'Unione Africana, Brahim Ghali ha denunciato la violazione dell'accordo di cessate il fuoco da parte del Marocco, avvertendo che le sue conseguenze potrebbero aggravare ulteriormente la situazione nella regione.
Ha ribadito che la Repubblica Saharawi e il Fronte Polisario non resteranno inerti di fronte a questa situazione, evidenziando come lo Stato occupante e i suoi alleati stiano cercando di consolidare un'occupazione illegittima attraverso pratiche che ignorano le risoluzioni africane e internazionali che sanciscono il diritto del popolo saharawi all'autodeterminazione.
Rivolgendosi ai leader africani, Ghali ha sottolineato "la necessità di sostenere il principio di pace e sicurezza basato sul rispetto dei confini dell'era coloniale", avvertendo che l'inasprimento della crisi sarà inevitabile se il Marocco continuerà a ignorare le decisioni che riconoscono il diritto inalienabile del popolo saharawi alla libertà e all'autodeterminazione.
Ha inoltre ricordato le sentenze della Corte Africana e della Corte di Giustizia Europea, che confermano lo status separato della Repubblica Saharawi e del Regno del Marocco. Ghali ha condannato le attività di saccheggio delle risorse naturali del Sahara Occidentale da parte del Marocco e dei suoi alleati, sottolineando che il popolo saharawi è l'unico legittimato a beneficiare delle ricchezze del proprio territorio.
Infine, ha ribadito che "il Marocco, in quanto potenza occupante, non può essere considerato un garante di pace o sicurezza nel continente finché persiste nell'occupazione di un paese vicino e membro dell'Unione Africana, continuando a sfruttarne illegalmente le risorse".
Con questa dichiarazione, Brahim Ghali ha rinnovato il suo appello alla comunità internazionale affinché prenda posizione contro le violazioni marocchine e sostenga il diritto del popolo saharawi alla sovranità e all'autodeterminazione.
