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L'UE ribadisce l'esclusione del Sahara Occidentale dall'accordo di aviazione con il Marocco: Una vittoria per il diritto internazionale


Campi profughi saharawi, 23 gennaio 2025 - Sahrawi Natural Resources Watch (OSRN), nella sua abbreviazione spagnola, ha accolto con favore la conferma da parte della Commissione Europea che l'accordo di aviazione euro-mediterraneo tra l'Unione Europea (UE) e il Marocco non si applica al Sahara Occidentale. Questa dichiarazione, rilasciata dalla Commissione in risposta scritta a un'interrogazione parlamentare dell'eurodeputata Lynn Boylan (The Left), rafforza ulteriormente il distinto status giuridico del territorio alla luce del diritto internazionale.

La precisazione si concentra sulle rotte aeree dirette a Dakhla, città situata nel Sahara Occidentale e attualmente sotto occupazione illegale da parte del Marocco. La Commissione Europea ha ribadito che, in conformità con le sentenze della Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE), il Sahara Occidentale non rientra nella sovranità riconosciuta del Marocco. Di conseguenza, l'accordo di aviazione non può includere collegamenti aerei tra gli Stati membri dell'UE e questo territorio.

La posizione della Commissione è stata comunicata formalmente durante il Forum Consultivo sulla Politica Estera dell'UE in materia di Aviazione il 3 dicembre 2024, al fine di garantire che le compagnie aeree europee siano pienamente consapevoli del quadro giuridico vigente. Tale posizione si allinea con la consolidata interpretazione della CGUE, secondo cui il Sahara Occidentale possiede uno status giuridico separato, e il suo popolo detiene un diritto inalienabile all'autodeterminazione.

Alla luce di questa chiarificazione, l'OSRN ha lanciato un appello a Ryanair e alle altre compagnie aeree che operano voli tra gli Stati membri dell'UE e il Sahara Occidentale affinché interrompano immediatamente tali servizi. L'organizzazione sostiene che tali voli contribuiscono a rafforzare l'occupazione marocchina del Sahara Occidentale, in aperta violazione dei principi del diritto internazionale ed europeo.

L'OSRN ha inoltre rivolto un appello alla Spagna, sollecitando il Paese a ottemperare ai suoi obblighi storici e legali nei confronti del Sahara Occidentale, assicurando in particolare che la gestione dello spazio aereo del territorio rispetti la sovranità saharawi ed eviti di legittimare l'occupazione.

"Invitiamo la Commissione Europea a far rispettare attivamente la sua posizione, garantendo che le compagnie aeree e le altre parti interessate rispettino il diritto internazionale e dell'UE", ha dichiarato l'OSRN.

La riaffermazione da parte della Commissione Europea dei confini legali dell'accordo di aviazione UE-Marocco rappresenta un ulteriore passo avanti nel riconoscimento dello status distinto del popolo Sahrawi e del suo territorio, su cui il Marocco non esercita alcuna sovranità. Tuttavia, l'OSRN ha sottolineato la necessità di una vigilanza costante per prevenire eventuali violazioni di questo principio e per sostenere il diritto del popolo Sahrawi all'autodeterminazione.

Il Sahara Occidentale, territorio ricco di risorse naturali, è soggetto a un'occupazione militare illegale da parte del Marocco che dura da decenni, a cui si oppone la legittima resistenza del popolo Sahrawi sotto la guida del Fronte Polisario. Il territorio è riconosciuto dalle Nazioni Unite come non autonomo, con ripetute richieste di un referendum per l'autodeterminazione. L'Unione Africana, dal 1982, riconosce la Repubblica Araba Saharawi Democratica come la legittima autorità politica che rappresenta il popolo di questo paese nordafricano, respingendo così le rivendicazioni coloniali marocchine.

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