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L'Educazione Saharawi: Un faro di speranza nel deserto dell'esilio


Campi profughi saharawi, 3 gennaio 2025 - A 49 anni dalla creazione delle prime basi del sistema educativo Saharawi, il 31 dicembre 1975, la Repubblica Saharawi può vantare un modello educativo resiliente e di successo. Nonostante le limitazioni e l'esilio imposto dall'invasione, questo sistema è riuscito in breve tempo a sradicare l'analfabetismo e l'arretratezza, superando le vestigia del colonialismo spagnolo.

Da quegli inizi pionieristici, lo Stato Saharawi ha costruito un sistema educativo che privilegia la massificazione e la formazione delle nuove generazioni, posizionandosi tra i migliori del Nord Africa. L'istruzione è stata, e continua ad essere, uno dei pilastri fondamentali dell'esistenza, della resistenza e della lotta per la libertà del popolo Saharawi.

Nei primi anni di esilio, i bambini studiavano sotto le acacie, poi nelle tende. La scarsità era una costante in ogni aspetto della vita nei campi profughi. Gli insegnanti sahrawi, con abnegazione e spirito di sacrificio, insegnavano in queste condizioni estremamente difficili. La creazione di un sistema educativo strutturato, di cui oggi si può andare orgogliosi, ha permesso di garantire l'istruzione a tutti i bambini sahrawi in età scolare, rendendola gratuita e obbligatoria.

L'investimento nel capitale umano, nella formazione delle nuove generazioni e nelle risorse umane è stato un elemento chiave per il progresso del sistema educativo della Repubblica Araba Democratica Saharawi.

Le Voci Protagoniste del Sistema Educativo Saharawi

In occasione delle celebrazioni per la Giornata Nazionale dell'Insegnamento, l'Agenzia Saharawi SPS ha raccolto le testimonianze di alcuni funzionari del settore, offrendo una panoramica sul sistema educativo e sul processo di apprendimento saharawi: un sistema che ha formato e continua a formare generazioni di Saharawi, grazie al merito e al lavoro degli educatori.

MUSTAFA MOHAMED FADEL, Segretario Generale del Ministero dell'Insegnamento, dell'Istruzione e della Formazione Professionale:

Mustafa Mohamed Fadel, prodotto di questo stesso sistema educativo, sottolinea la grande responsabilità che l'educazione e gli educatori hanno nella formazione dell'uomo e della società sahrawi. “Nell’istruzione dobbiamo investire nelle risorse umane, perché rappresentano un grande capitale per la Rivoluzione e lo Stato”. Rievocando la creazione del sistema educativo il 31 ottobre 1975, Fadel ne sottolinea l'importanza nel gettare le basi per le direttive e le strategie per l'istruzione nel Sahara Occidentale, rendendo omaggio a coloro che continuano a insegnare con dedizione e ai fondatori del sistema.

MUSTAFA SALEK, Direttore Regionale dell'Istruzione, dell'Insegnamento e della Formazione Professionale della Wilaya di Smara:

Mustafa Salek, educatore di lunga data, ricorda le prime lezioni impartite sotto gli alberi di acacia e nelle tende da giovani insegnanti che, con la sola forza di volontà e senza risorse materiali, hanno gettato le basi dell'attuale sistema educativo sahrawi. Salek sottolinea le difficoltà dell'educare in esilio, ma ribadisce che nulla è impossibile per il popolo Saharawi: “Abbiamo lavorato in circostanze molto difficili, siamo cresciuti con le sfide e le difficoltà e lungo tutto questo percorso continuiamo a lavorare con lo stesso spirito”. Riguardo ai risultati del primo trimestre dell'anno scolastico 2024-2025 nella Wilaya di Smara, Salek si dichiara soddisfatto del superamento del 70%, nonostante le difficoltà materiali, la mancanza di insegnanti e le condizioni meteorologiche.

MADANI NAFEE LAAROSI, Direttore Regionale dell'Istruzione, dell'Insegnamento e della Formazione Professionale nella Wilaya di Aaiùn:

Madani Nafee Laarosi evidenzia l'importanza della Giornata Nazionale dell'Insegnamento come momento di valutazione del processo di insegnamento e di riconoscimento del lavoro degli operatori del settore. Anche nella Wilaya di Aaiùn si registra un superamento del 70% in questo primo trimestre, un risultato considerato positivo nonostante le difficoltà incontrate.

MARIAM AHMED BABA, Direttrice della Scuola “Vittime di SOWETO”:

Mariam Ahmed Baba sottolinea come la Giornata Nazionale dell'Insegnamento rappresenti un anniversario cruciale per il popolo Saharawi nella lotta contro l'analfabetismo e un punto di partenza per la creazione del sistema educativo. Rende omaggio ai suoi primi insegnanti, che l'hanno formata per formare a sua volta altre generazioni.

Il POLISARIO ha sempre posto l'accento sul carattere di massa dell’istruzione, con un ruolo chiave riconosciuto alle donne nella lotta contro l'analfabetismo. La presenza femminile negli incarichi professionali e amministrativi nel settore dell'istruzione raggiunge il 78%, e il 68% nel settore sanitario, con una forte presenza anche in altri settori come l'amministrazione, la polizia, la giustizia, l'informazione e gli affari esteri.

L’Educazione Sahrawi non sarebbe stata possibile senza la dedizione di uomini e donne che quotidianamente si impegnano per formare le nuove generazioni, preparandole ad assumere i compiti che sorgeranno con la conquista della sovranità nazionale, come affermato dal Ministro dell'Insegnamento, dell'Istruzione e della Formazione Professionale, Jatri Adduh, in occasione della Giornata Nazionale dell'Insegnamento a Smara il 31 dicembre 2024.

L'Istruzione nella Repubblica Saharawi in Cifre:

Dalla creazione delle prime politiche educative il 31 dicembre 1975, il popolo Saharawi dispone oggi di:

- 37 asili nido o centri prescolari.

- 27 scuole primarie.

- 11 scuole secondarie.

- 6 Centri di Formazione Professionale.

- 1 Centro Pedagogico.

- 1 Università.

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