New York (Nazioni Unite), 3 gennaio 2025 - In una dichiarazione rilasciata subito dopo l'assunzione da parte dell'Algeria della presidenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, l'ambasciatrice algerina presso l'ONU, Amal Benjama, ha riaffermato con forza il sostegno del suo paese al diritto all'autodeterminazione del popolo Saharawi, in piena conformità con le pertinenti risoluzioni delle Nazioni Unite.
Benjama ha sottolineato la centralità della questione del Sahara Occidentale nel contesto della decolonizzazione, evidenziandola come una priorità non solo per l'Algeria, ma per l'intera Africa e per le stesse Nazioni Unite. Ha inoltre ricordato l'imminente incontro previsto ad aprile a livello delle Nazioni Unite specificamente dedicato alla situazione nel Sahara Occidentale.
"L'Algeria, in quanto membro della comunità internazionale e del Consiglio di Sicurezza, parteciperà attivamente a questo incontro, impegnandosi a fondo per la realizzazione di una soluzione pacifica in linea con la Risoluzione 1514 delle Nazioni Unite (la Dichiarazione sulla concessione dell'indipendenza ai paesi e ai popoli coloniali) e in armonia con le aspirazioni del popolo Saharawi e il suo inalienabile diritto all'autodeterminazione", ha dichiarato Benjama.
L'ambasciatrice ha poi ricordato il recente rinnovo, da parte del Consiglio di Sicurezza, del mandato della Missione delle Nazioni Unite per il Referendum nel Sahara Occidentale (MINURSO), specificando che tale mandato rimane in vigore. Questa missione, istituita nel 1991, ha il compito di monitorare il cessate il fuoco tra il Marocco e il Fronte Polisario e di organizzare un referendum per l'autodeterminazione del popolo Saharawi, referendum che tuttavia non si è ancora tenuto.
Concludendo la sua dichiarazione, Benjama ha precisato: "Non abbiamo intenzione di reinserire questa questione all'ordine del giorno a meno che non si verifichi un nuovo evento che determini un cambiamento sostanziale della situazione". Questa affermazione suggerisce che, pur rimanendo vigili sulla situazione, l'Algeria non intende intraprendere nuove iniziative formali al Consiglio di Sicurezza a meno che non emergano sviluppi significativi che lo giustifichino.