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La mappa del Sahara Occidentale nel discorso di Sánchez: un segnale al Marocco?


Madrid, 2 gennaio 2025 - Il tradizionale discorso di Natale del Primo Ministro spagnolo Pedro Sánchez ha innescato un'ondata di reazioni in Marocco a causa di una mappa mostrata durante la trasmissione. La mappa, che rappresentava il Sahara Occidentale secondo la cartografia approvata dalle Nazioni Unite, non lo annetteva al Marocco, contrariamente alla narrazione promossa dai media marocchini a sostegno dell'occupazione.

Nel suo messaggio natalizio, Sánchez si è rivolto al popolo spagnolo con auguri di buone feste e ha espresso il suo apprezzamento per i soldati spagnoli in servizio all'estero, sottolineando il loro impegno per la pace e la sicurezza internazionale.

Sebbene il messaggio sembrasse di routine, la presenza della mappa del Sahara Occidentale, insieme a quella degli altri paesi del Maghreb, ha suscitato un acceso dibattito nella stampa makhzen (termine che si riferisce al potere politico in Marocco), che ha interpretato la scelta di Sánchez come un allontanamento dal suo precedente sostegno all'occupazione marocchina. Questa reazione è stata particolarmente forte considerando le recenti direttive del governo spagnolo in merito alla sua posizione sulla questione del Sahara Occidentale.

Il Ministero degli Affari Esteri spagnolo, guidato dal Ministro José Manuel Albares, ha infatti emesso un memorandum contenente linee guida specifiche per il personale militare su come affrontare la questione. Questo documento, divulgato dai media spagnoli, chiarisce la posizione del governo, sottolineando la sua piena aderenza al quadro delle Nazioni Unite e alla legittimità internazionale.

Il memorandum ribadisce che la Spagna sostiene una soluzione politica mutuamente accettabile per tutte le parti coinvolte, in conformità con la Carta delle Nazioni Unite e le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza. Si sottolinea inoltre l'importanza del sostegno alla Missione delle Nazioni Unite per il Referendum nel Sahara Occidentale (MINURSO) e al ruolo dell'Inviato Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite, con il pieno appoggio del governo spagnolo.

La Spagna ha inoltre confermato il suo impegno a sostenere la popolazione sahrawi nei campi profughi, mantenendo il suo ruolo di principale donatore internazionale di aiuti umanitari in questa regione.

Un aspetto cruciale del memorandum riguarda le istruzioni fornite ai militari su come comportarsi pubblicamente riguardo alla questione del Sahara Occidentale. Il documento invita alla massima cautela, stabilendo che, qualora l'argomento dovesse emergere in qualsiasi contesto, il personale militare spagnolo deve astenersi dall'esprimere opinioni personali. In caso di richiesta formale di una risposta, la dichiarazione standard da fornire è: "Non esiste una posizione specifica su questo tema nell'area vigilata dal Ministero della Difesa", rimandando la questione al Ministero degli Affari Esteri.

Infine, il memorandum esorta il personale militare a consultare la posizione ufficiale della Spagna, come delineata nel documento del Ministero degli Affari Esteri.

In sintesi, la scelta di Sánchez di mostrare una mappa del Sahara Occidentale conforme alle Nazioni Unite, combinata con le recenti direttive del Ministero degli Affari Esteri, sembra inviare un chiaro messaggio al Marocco, ribadendo l'impegno della Spagna per una soluzione pacifica e conforme al diritto internazionale, distanziandosi implicitamente da un sostegno incondizionato all'annessione del territorio.

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