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La Conferenza della Repubblica Saharawi: il discorso di Brahim Ghali


Campi profughi saharawi 7 gennaio 2025 Il Presidente della Repubblica Araba Saharawi Democratica (RASD) e Segretario Generale del Fronte Polisario, Brahim Ghali, ha delineato un 2024 denso di sviluppi significativi sia a livello internazionale che regionale, con particolare attenzione alla perdurante lotta per l'autodeterminazione del popolo saharawi.

Nel suo discorso programmatico durante la conferenza annuale sulle relazioni estere del 4 gennaio, il Presidente Ghali ha espresso preoccupazione per l'escalation di tensioni a livello globale e regionale. Ha evidenziato come le "palesi aggressioni e violazioni della legittimità internazionale" stiano raggiungendo "limiti molto preoccupanti", minacciando di "minare le fondamenta su cui è costruito il sistema internazionale". Questo contesto internazionale instabile rende ancora più cruciale la lotta per il riconoscimento dei diritti del popolo saharawi.

Nonostante le manovre del Marocco e dei suoi sostenitori per minare il fondamento giuridico della questione saharawi, il Presidente Ghali ha ribadito con forza che la causa nazionale mantiene intatta la sua presenza e il suo status giuridico internazionale presso le Nazioni Unite. Ha sottolineato la resilienza della posizione del Fronte Polisario come unico e legittimo rappresentante del popolo saharawi, contrastando i tentativi di ridurre la questione a una disputa territoriale o di negare il diritto all'autodeterminazione del popolo saharawi. Il Presidente Ghali ha specificamente denunciato i "frenetici tentativi dello Stato occupante marocchino" di distorcere la natura della questione saharawi, che rimane una questione di decolonizzazione irrisolta.

Il Presidente Ghali ha inoltre definito gli obiettivi della conferenza annuale sulle relazioni estere, sottolineando la necessità di "esplorare i modi migliori per garantire l'efficienza" e di "sviluppare e diversificare i metodi diplomatici, in conformità con le esigenze della fase attuale". Questo implica un approccio proattivo e dinamico alla diplomazia, volto a consolidare i risultati ottenuti e a rafforzare la posizione del Fronte Polisario sulla scena internazionale. L'obiettivo primario è quello di prepararsi al meglio per affrontare le sfide future, in un contesto internazionale sempre più complesso e imprevedibile.

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