Sahara occidentale, 20 dicembre 2024 - Il Meccanismo di Coordinamento per l'Azione sui Diritti Umani nei Territori Occupati del Sahara Occidentale ha espresso ferma solidarietà al difensore marocchino dei diritti umani Aziz Ghali, condannando le politiche repressive adottate dall'occupazione marocchina per silenziare le voci indipendenti che si battono per i diritti fondamentali.
I comitati di coordinamento di El Aaiun, Smara, Boujdour e Dakhla hanno diffuso una dichiarazione, ottenuta dall'agenzia SPS, in cui denunciano le azioni sistematiche delle agenzie di intelligence marocchine. Queste ultime, attraverso l'uso di scrittori prezzolati e media non indipendenti, cercano di delegittimare e indebolire le voci che difendono i diritti umani indivisibili e sostengono il diritto dei popoli alla libertà e all'autodeterminazione.
Nella dichiarazione, il Meccanismo di Coordinamento richiama l'attenzione della comunità internazionale, invitando tutte le organizzazioni per i diritti umani a esercitare pressione sul governo marocchino. Si sottolinea la necessità di far rispettare gli obblighi derivanti dalla sottoscrizione di trattati e patti internazionali sui diritti umani, tra cui il Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici e il Patto Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali. Questi strumenti giuridici riconoscono chiaramente il diritto all'autodeterminazione dei popoli e alla sovranità sulle proprie risorse naturali.
Il Meccanismo di Coordinamento ribadisce che la lotta per il rispetto dei diritti umani e della legalità internazionale è fondamentale per la risoluzione pacifica e giusta della questione del Sahara Occidentale, invitando tutti i sostenitori della giustizia a unirsi in questa causa comune.