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Detenzione Inumana: Prigioniero Sahrawi Ibrahim Dedi Ismaili a rischio di vita nel carcere marocchino di Ait Melloul 2


Sahara occidentale, 21 dicembre 2024 - Martedì 17 dicembre 2024, l'Associazione per la Protezione dei Prigionieri Sahrawi nelle Carceri marocchine ha lanciato un allarme sulle gravi condizioni di detenzione del prigioniero civile sahrawi Ibrahim Dedi Ismaili, membro del gruppo di Gdeim Izik, attualmente detenuto nel carcere di Ait Melloul 2, nei sobborghi di Agadir, in Marocco. La famiglia del prigioniero ha denunciato il deliberato peggioramento delle sue condizioni di vita e la sua sofferenza a causa di una grave forma di anafilassi.

Secondo la testimonianza della famiglia, l'amministrazione del carcere di Ait Melloul 2 non ha provveduto alla riparazione del bagno all'interno della cella di Ibrahim Dedi Ismaili. Questa situazione determina l'emanazione continua di odori nauseabondi che hanno scatenato nel prigioniero una grave reazione anafilattica, con conseguenti episodi di soffocamento.

La famiglia accusa l'amministrazione penitenziaria di Ait Melloul 2 di totale disinteresse per il miglioramento delle condizioni di detenzione di Ibrahim Dedi Ismaili, sottolineando il pericolo che tale situazione rappresenta per la sua salute, già compromessa da diverse patologie aggravate da anni di detenzione e dalla mancata somministrazione di cure e farmaci necessari.

Ibrahim Dedi Ismaili fa parte del gruppo di Gdeim Izik e si trova recluso nel carcere di Ait Melloul 2 a seguito di una condanna ingiusta all'ergastolo. Tale condanna è stata emessa al termine di un processo farsa, come denunciato da importanti organizzazioni internazionali per i diritti umani, tra cui Amnesty International e Human Rights Watch, che hanno monitorato il processo tenutosi a Salé, in Marocco. Il contesto di questa vicenda è legato al violento smantellamento del campo per sfollati sahrawi di Gdeim Izik.

Questo caso mette in luce le persistenti violazioni dei diritti umani nei confronti dei prigionieri sahrawi nelle carceri marocchine e solleva serie preoccupazioni per la salute e l'integrità fisica di Ibrahim Dedi Ismaili. La comunità internazionale è chiamata a vigilare e a chiedere il rispetto dei diritti fondamentali dei prigionieri e la revisione di processi che non rispettano gli standard internazionali di equità e giustizia.

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