Al centro del dibattito, la stesura del primo Piano d'azione nazionale (NAP) su donne, pace e sicurezza, in linea con la risoluzione 1325 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Questo documento strategico mira a integrare la prospettiva di genere in tutti gli ambiti, dalla politica estera alla difesa, al fine di promuovere una pace duratura e inclusiva.
La Ministra degli Affari Esteri boliviana, Celinda Sosa Lunda, ha sottolineato l'impegno del suo Paese verso una politica estera decolonizzata e depatriarcalizzata, che ponga al centro l'uguaglianza di genere.
"La partecipazione delle donne ai processi di pace è fondamentale", ha affermato Jatri Mohamed Moulud, rappresentante della Repubblica Araba Sahrawi Democratica (RASD). "La RASD si identifica pienamente con gli obiettivi della risoluzione 1325 e dell'Agenda Donne, Pace e Sicurezza". Moulud ha inoltre sottolineato l'importanza del ruolo delle donne sahrawi nella lotta per l'autodeterminazione del proprio popolo e ha denunciato le gravi violazioni dei diritti umani commesse dalla monarchia marocchina nelle zone occupate.
L'incontro ha offerto l'opportunità di condividere esperienze e buone pratiche tra Bolivia e Saharaawi, sottolineando l'importanza della solidarietà internazionale nella lotta per la giustizia e l'uguaglianza. La presenza di rappresentanti di UN Women e del Sistema delle Nazioni Unite ha ulteriormente rafforzato il carattere globale di questo evento.