Laayoune (Sahara occidentale), 17 luglio 2024 - L'Associazione Saharawi delle Vittime di Gravi Violazioni dei Diritti Umani da parte dello Stato Marocchino (ASVDH), un'organizzazione non governativa nel Sahara Occidentale, ha espresso la sua "forte condanna" per le operazioni di confisca di terreni e proprietà delle famiglie saharawi nei territori occupati.
L'ASVDH denuncia in particolare l'accaduto alla famiglia Hamdi Uld Sidahmed Al nella città occupata di Laayoune. Mercoledì 10 luglio 2024, alle 17:15, la loro casa è stata circondata da un gruppo di agenti o membri dell'apparato repressivo, guidati dal delegato delle forze di occupazione e dal comandante del cosiddetto Nono Distretto. Insieme a un folto gruppo di ufficiali dei servizi segreti e di agenti di polizia, hanno attaccato un gruppo di saharawi, compresi gli anziani, che si erano riuniti pacificamente a casa loro per protestare contro la confisca delle loro terre da parte della cosiddetta Amministrazione del Demanio Majzen (Stato marocchino).
L'ASVDH ha espresso la sua "piena e incondizionata solidarietà con tutte le vittime saharawi del crimine di sfollamento forzato, confisca di terre ed espansione degli insediamenti", definendoli "crimini di guerra e crimini contro l'umanità".
L'organizzazione saharawi ha invitato le Nazioni Unite, attraverso la Missione per il Referendum nel Sahara Occidentale (MINURSO), ad assumersi le proprie responsabilità nella protezione dei civili saharawi dai crimini quotidiani perpetrati dalle forze di occupazione marocchine.