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Solidarietà e amicizia: la Toscana riapre le porte ai bambini Saharawi


Firenze, 23 luglio 2024 - Sorrisi e parole di speranza hanno riempito la Sala esposizioni di Palazzo del Pegaso a Firenze, dove lunedì 22 luglio sono stati accolti ventidue "piccoli ambasciatori di pace" dal popolo Saharawi. Provenienti dal deserto di Tindouf, in Algeria, questi bambini trascorreranno alcune settimane di vacanza in Toscana, ospiti di amministrazioni locali e associazioni della Rete Saharawi.

L'iniziativa, che si svolge da oltre quarant'anni, rappresenta un segno tangibile di solidarietà e sostegno alla causa del popolo Saharawi, che lotta per il proprio diritto all'autodeterminazione dal 1975, anno dell'invasione marocchina del Sahara Occidentale.

Un messaggio di pace e libertà:

Durante l'incontro, il piccolo Bachir, da tempo in cura presso il sistema sanitario regionale, ha commosso tutti i presenti con un toccante messaggio. Ringraziando la Regione Toscana per l'accoglienza e l'impegno profuso, ha lanciato un appello accorato per la libertà del suo popolo: "Abbiamo il diritto di essere liberi!".

Le parole di Bachir riecheggiano il desiderio profondo di un popolo che vive in esilio da decenni, in attesa di poter finalmente tornare nella propria terra. Un'attesa che la Toscana, con il suo impegno costante, continua a tenere viva all'attenzione della comunità internazionale.

Un legame profondo tra Toscana e popolo Saharawi:

"La presenza di questi bambini qui oggi rappresenta un ponte di speranza per un futuro libero e democratico per il popolo Saharawi", ha affermato l'assessora regionale alle politiche internazionali, Alessandra Nardini. "Come Regione, continueremo a sostenere la loro causa e a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla grave situazione in cui vivono".

L'assessora Nardini ha inoltre donato ai piccoli ambasciatori di pace un gadget della Regione, spiegando il significato del Pegaso, simbolo dell'istituzione regionale che rappresenta la libertà e la giustizia.

Un progetto di solidarietà e amicizia:

Il progetto di accoglienza dei bambini Saharawi, che quest'anno ha visto la partecipazione di 125 giovani in tutta Italia, è reso possibile grazie alla preziosa collaborazione di numerose associazioni e comuni toscani.

"Sono anni che la Toscana accoglie con affetto questi bambini, creando occasioni di scambio e di crescita reciproca", ha sottolineato l'assessora alla cooperazione internazionale, Serena Spinelli. "Un'esperienza che arricchisce non solo i bambini Saharawi, ma anche le nostre comunità".

Un impegno per il futuro:

L'incontro di Palazzo del Pegaso si è concluso con un rinnovato impegno da parte della Regione Toscana a sostenere la causa del popolo Saharawi e a promuovere il rispetto dei diritti umani. Un impegno che si traduce in azioni concrete, come il sostegno al referendum di autodeterminazione previsto dal Piano di Pace ONU.

La storia dei piccoli ambasciatori di pace è un monito per tutti noi: non possiamo rimanere indifferenti di fronte alla sofferenza di un popolo che lotta per la propria libertà. La loro speranza è la nostra speranza, e il loro futuro è un futuro che possiamo costruire insieme.

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