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Paesi africani e asiatici al Comitato dei Ventiquattro: "Sahrawi, autodeterminazione e indipendenza"


New York, 13 giugno 2024 - Ancora una volta, la comunità internazionale ribadisce il proprio sostegno al diritto del popolo Saharawi all'autodeterminazione e all'indipendenza. Durante la sessione sostanziale del Comitato Speciale sulla Situazione dell'attuazione della Dichiarazione sulla concessione dell'indipendenza ai paesi e ai popoli coloniali (Comitato dei Ventiquattro), tenutasi presso la sede delle Nazioni Unite a New York, i rappresentanti di diversi paesi africani e asiatici hanno espresso forte preoccupazione per la stasi del processo di decolonizzazione nel Sahara Occidentale, l'ultima colonia rimasta in Africa.

Un appello per un referendum:

In particolare, il rappresentante del Botswana ha sollecitato un'intensificazione degli sforzi per creare le condizioni per un referendum libero ed equo che permetta al popolo Saharawi di esercitare il proprio diritto all'autodeterminazione, come previsto dal piano di risoluzione delle Nazioni Unite del 1988. Ha inoltre invitato il Comitato Speciale a condurre una missione di visita nella regione per raccogliere informazioni dirette sulla situazione.

Timor Est offre solidarietà:

Il rappresentante di Timor Est, un paese che ha ottenuto l'indipendenza grazie al sostegno delle Nazioni Unite, ha espresso forte solidarietà con la causa Saharawi. Ha ribadito il sostegno al diritto all'autodeterminazione del popolo Saharawi e ha invitato all'attuazione piena della Missione delle Nazioni Unite per il Referendum nel Sahara Occidentale (MINURSO).

L'Iran chiede responsabilità alle Nazioni Unite:

L'Iran ha ribadito la responsabilità delle Nazioni Unite nel sostenere il diritto all'autodeterminazione del popolo Saharawi e ha invitato la comunità internazionale a compiere sforzi concreti per permettere loro di esercitare i propri diritti e ottenere l'indipendenza. Ha sottolineato la necessità di negoziati in buona fede e senza precondizioni sotto gli auspici delle Nazioni Unite per raggiungere una soluzione giusta e duratura.

Il Lesotho denuncia le violazioni e invita a una missione di visita:

Il rappresentante del Lesotho ha espresso profonda preoccupazione per le continue violazioni dei diritti umani del popolo Saharawi e per la mancanza di progressi verso l'autodeterminazione. Ha invitato il Comitato Speciale a visitare il territorio per valutare la situazione e per rinnovare la speranza per il popolo Saharawi. Nonostante il forte sostegno internazionale, la questione del Sahara Occidentale rimane irrisolta. La comunità internazionale ha l'obbligo di agire per garantire al popolo Saharawi il diritto all'autodeterminazione e porre fine a questo conflitto di lunga data. La ripresa del processo di pace e l'organizzazione di un referendum libero ed equo sono passi cruciali per raggiungere una soluzione giusta e duratura.

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