Campi profughi saharawi, 9 aprile 2024 - Il Consiglio dei Ministri della Repubblica Saharawi Democratica (RASD) ha duramente condannato l'annuncio del governo francese di voler partecipare allo sfruttamento delle risorse naturali del Sahara Occidentale.
In una riunione tenutasi domenica, il Consiglio ha definito la posizione francese come un "coinvolgimento nello Stato francese nell'aggressione contro il popolo sahrawi" che dura fin dall'invasione militare del Sahara Occidentale nel 1975.
Il Consiglio ha inoltre sottolineato l'obbligo dell'Unione Europea di "disimpegnarsi dall'occupazione illegale dei territori appartenenti alla Repubblica Saharawi da parte del Marocco e a fermare il saccheggio delle sue risorse", in conformità alle sentenze della Corte di Giustizia Europea.
Elogiando l'Unione Africana per il suo sostegno alla causa sahrawi, il Consiglio ha invitato l'organizzazione continentale a "imporre all'occupante marocchino il rispetto delle disposizioni dell'Atto Costitutivo dell'Unione", in particolare il principio di inviolabilità delle frontiere internazionali e il divieto di acquisizione territoriale mediante la forza.
Il Consiglio ha infine ribadito la necessità di ricorrere a "soluzioni pacifiche per risolvere le controversie tra gli Stati membri", auspicando un maggiore impegno da parte della comunità internazionale per il raggiungimento di una soluzione giusta e duratura al conflitto del Sahara Occidentale.