في اليوم العالمي لضحايا الاختفاء القسري : الاستعمار الاسباني و قوة الاحتلال المغربي مسؤولان عن جرائم الحرب و الإبادة في الصحراء الغربية

Ginevra (Svizzera), 21 marzo 2024 – La Federazione internazionale per la protezione dei diritti delle minoranze etniche, religiose, linguistiche e di altro tipo e il Movimento internazionale giovanile e studentesco delle Nazioni Unite hanno rilasciato una dichiarazione congiunta per denunciare l'allarmante deterioramento della situazione nei territori sahrawi occupati.

Presentata al Consiglio per i diritti umani dall'attivista saharawi Fatima Aziza Mokhtar Moulay, la dichiarazione condanna la continua violazione del diritto all'autodeterminazione del popolo saharawi da parte del Marocco, in palese violazione delle risoluzioni dell'ONU.

Sfruttamento delle risorse e repressione dei dissidenti:

L'attivista ha evidenziato come la situazione nei territori occupati stia precipitando, con lo sfruttamento illegale delle risorse naturali senza il consenso della popolazione locale e la repressione sistematica di coloro che osano difendere i propri diritti fondamentali.

Detenuti politici e ostacoli alla pace:

Fatima Aziza ha inoltre puntato l'attenzione sui gravi ostacoli alla pace rappresentati dalla detenzione arbitraria e dai processi iniqui a carico dei difensori dei diritti umani sahrawi. Ha quindi ribadito l'urgente necessità di rilasciare tutti i detenuti politici come passo fondamentale per costruire la fiducia e avviare un dialogo costruttivo.

Appello al Consiglio per i diritti umani:

Nella sua conclusione, l'attivista ha esortato il Consiglio per i diritti umani ad assumere un ruolo attivo nella tutela dei diritti umani nel Sahara Occidentale e a organizzare con urgenza un referendum di autodeterminazione. Ha sottolineato che la giustizia è la chiave per la pace nella regione e che l'escalation del conflitto non fa altro che aggravare la sofferenza della popolazione.

Un'azione tempestiva è fondamentale per prevenire ulteriori violazioni e raggiungere una soluzione giusta e duratura nel Sahara occidentale occupato.