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La società di consulenza COWI si ritira dal Sahara occidentale occupato per rispetto dei diritti umani


Algeria, 29 marzo 2024 - La società di consulenza internazionale COWI ha annunciato il suo impegno a non intraprendere più progetti nel Sahara occidentale occupato fino a quando il conflitto non sarà risolto e il rispetto dei diritti umani non sarà garantito.


COWI si impegna a non contribuire all'occupazione:

La decisione è stata presa in conformità con i principi del Global Compact delle Nazioni Unite (UNGC), di cui COWI è membro. L'UNGC richiede alle aziende di impegnarsi in pratiche socialmente responsabili e di rispettare i diritti umani.


Precedente collaborazione con OCP:

Nel 2019, COWI aveva firmato un accordo con una società straniera che a sua volta aveva un contratto con l'Office Cherifien des Phosphates (OCP), una società marocchina che estrae fosfato nel Sahara occidentale occupato. L'accordo prevedeva la costruzione di un nuovo porto e di uno stabilimento per l'esportazione di fertilizzanti.


Rischio di violazioni dei diritti umani:

COWI ha riconosciuto che, sebbene i suoi servizi non causassero direttamente violazioni dei diritti umani, contribuivano allo sviluppo di un territorio in cui l'ONU ha sottolineato la necessità di miglioramenti. Diverse ONG, tra cui Amnesty International e Human Rights Watch, sostengono che i diritti umani delle popolazioni indigene del Sahara occidentale non sono rispettati.


Misure per rafforzare l'impegno per i diritti umani:

Per garantire il rispetto del Principio 2 del Global Compact, COWI modificherà il suo processo di valutazione del rischio per includere una maggiore attenzione al rischio di violazioni dei diritti umani, comprese le controversie territoriali.


Elogio da parte dell'Osservatorio WSRW:

L'Osservatorio internazionale Western Sahara Resource Watch (WSRW) ha elogiato COWI per la sua decisione "fondata" e ha invitato altre aziende a seguire il suo esempio.


Un precedente significativo:

Nel 2011, il Global Compact delle Nazioni Unite ha escluso la società lituana Lifosa per non aver risposto alle richieste della società civile sulle importazioni di fosfato dal Sahara occidentale.


Un invito alle aziende ad assumersi la responsabilità:

La decisione di COWI è un passo importante verso il rispetto dei diritti umani nel Sahara occidentale. Le aziende che operano in territori contesi dovrebbero seguire l'esempio di COWI e ritirarsi da qualsiasi attività che possa contribuire a violazioni dei diritti umani.

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