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Spagna: il governo pone ostacoli ai Saharawi che vogliono ottenere lo status di apolidi


Madrid, 17 gennaio 2024 - Il governo spagnolo è accusato di porre ostacoli ai Saharawi che vogliono ottenere lo status di apolidi. La denuncia arriva da attivisti e avvocati sahrawi, che denunciano che l'Ufficio per l'asilo e i rifugiati ha smesso di accettare nuove domande e che le pratiche pendenti sono bloccate da mesi.

Secondo Fatma Elghalia, segretaria dell'Associazione professionale degli avvocati sahrawi in Spagna (Aprase), ci sono circa 1.500 domande pendenti. Gli aspiranti apolidi aspettano in media più di tre anni per regolarizzare il proprio status in Spagna. Senza questo documento, non possono viaggiare, lavorare o ottenere il diritto all'istruzione o all'assistenza sanitaria.

Fatma sostiene che la situazione è peggiorata nel marzo 2022, dopo la storica svolta realizzata dalla Spagna nei confronti della sua ex colonia. In quell'occasione, il governo spagnolo ha riconosciuto il piano di autonomia per il Sahara Occidentale proposto dal Marocco.

La maggioranza dei Saharawi rifiuta il passaporto marocchino. Scelgono di procurarsi un documento di transito algerino per viaggiare e, una volta arrivati in Spagna, richiedono lo status di apolide. Ne hanno bisogno per poter lavorare, quindi coloro che non vivono con famiglie ospitanti spagnole devono tornare nei campi profughi.

La denuncia dei Saharawi è stata accolta con preoccupazione da diverse organizzazioni internazionali per i diritti umani. Amnesty International ha chiesto al governo spagnolo di rivedere la sua politica in materia di apolidia e di facilitare l'accesso dei Saharawi allo status di apolidi.


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